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Sull'Adamello, la prima neve è scesa silenziosa imbiancando le cime. L'aria si fa più limpida e la montagna sembra respirare una nuova quiete, preparandosi all'inverno.
La prima neve al passo Gavia scende leggera, come un velo di zucchero puro, come se volesse addolcire la rude bellezza delle montagne. L'aria frizzante porta con sé il profumo dell'inverno imminente, mentre la strada si perde tra le cime innevate, lontana da tutto.
Attraversare il Passo Gavia è come entrare in un altro mondo, dove le montagne ti avvolgono nel loro silenzio maestoso. Incontrare la prima neve lungo il cammino è un momento magico, come se la natura stesse per tessere un merletto bianco davanti ai tuoi occhi. Toccando le stalattiti di ghiaccio, senti la fragilità e la potenza dell'inverno, mentre il primo freddo sulla pelle ti risveglia, facendoti sentire vivo e parte di quel paesaggio immenso e senza tempo.
Il Passo Vivione si svela lentamente, lungo una strada stretta che si snoda sinuosa tra le montagne, come un sentiero segreto. Ai lati, il bosco fitto sembra avvolgerti, con gli alberi che si chiudono come un abbraccio silenzioso, nascondendo il cielo. Il paesaggio selvaggio che si apre oltre le curve porta con sé un senso di libertà primordiale, come se fossi uno dei pochi a scoprire questo angolo remoto. Qui, nei luoghi solitari, la natura regna sovrana, e il silenzio diventa il tuo unico compagno di viaggio, offrendoti un respiro profondo di pace.
Al selvaggio passo del Vivione, la strada solitaria serpeggia tra boschi e rocce, immersa in un silenzio profondo. Qui, il vento sembra l’unico compagno, e la natura, aspra e indomabile, avvolge ogni curva, come a voler ricordare che la solitudine è la vera padrona di questi luoghi.
Tutto mi parla di natura e ricercata solitudine…
Nello specchietto la strada si allontana silenziosa, quasi svanendo nel crepuscolo. Mentre il mondo scorre al contrario, in una linea sottile sull’asfalto che non si può più toccare.
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