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In Valle Camonica esiste una fitta rete di strade, mulattiere e sentieri, tracciati per raggiungere gli avamposti, le trincee, le fortificazioni, nei luoghi più impervi dell'Adamello e le vette dove si combatté la Guerra Bianca, fra le truppe del Regno d’Italia e dell’Impero Austro-Ungarico, in cui i soldati dovettero sopravvivere in condizioni ambientali estreme.
Si parte dal paese di Salò per giungere al Passo di Crocedomini.
È un Sentiero della Memoria in Media Valle Camonica, che ripercorre strade militari attraversando punti d’avvistamento, postazioni per mitragliatrici e gallerie.
Il percorso è indicato per tutti i motociclisti ma è sconsigliato a chi non è disposto a impolverare un po’ la moto.
Quanto qui suggerito è stato sperimentato in occasione dell’evento “Orobian Trail 2023 alla cdc” (vedi link) http://Ai primi di ottobre uno/due g...ink_source=app
Mappa:
https://maps.app.goo.gl/Xe5nLk6MKjfUxtZJ6?g_st=ic
Questi i punti da Salò:
- Passo del cavallino della Fobbia
- Idro/Anfo
- Passo del Baremone
- Passo della Spina
- Passo della Berga
- Passo del Maniva
- Stazione NATO IDGZ (SP345)
- Passo di Crocedomini
Qui di seguito i link e schede per valutare livelli, difficoltà, compatibilità moto, etc)
- Passo Baremone https://www.liberisudueruote.com/passo-baremone-in-moto/
- Passo della Spina https://stradedamoto.it/strade.asp?RicPas=3541
- Passo della Berga (se periodo di consentito transito) https://www.sentieridimontagna.it/le-rupi-fiorite-del-garda-2/i-monti-di-lavenone/da-vaiale-a-cima-caldoline-attraverso-il-passo-dell-berga/;
- Passo Maniva https://stradedamoto.it/strade.asp?RicPas=3520;
- Passo di Crocedomini https://stradedamoto.it/rubriche.asp?p=It0&RubCod=1642
Schede sintetiche qui sotto (sono screenshot delle pagine linkate)
Vi suggerisco di non avere fretta, per godervi i panorami e le particolari caratteristiche e colori di questi luoghi.
Itinerario e tappe consigliate:
1) da Salò a Idro per il passo Cavallino della Fobbia.
Da Salò a Idro si percorre la SP56 per Vobarno e Capovalle. Salita bella ma molto irregolare. Inizia in modo tranquillo ma gli ultimi 7 km sono particolarmente duri. Le pendenze arrivano a 15% alcune volte.
Al Passo, all’altezza dell’omonimo rifugio, seguire il cartello per il Santuario della B.V. di Rio Secco
La strada prosegue e attraversa letteralmente il santuario costruito con una galleria per riparare i pellegrini.
La strada prosegue fino a Idro dove è d’obbligo una sosta al bar pizzeria Cinzia, sul lungolago.
2) Da Idro a Passo Baremone.
Gira intorno al lago tenendolo sulla destra fino ad Anfo e all’uscita del paese, guardando a sinistra, si trova l’indicazione per i passi Baremone e Maniva.
Da qui inizia un “gioiello” con orribili tornanti (24 in totale) pendenza 9% media e una piccola discesa dopo circa 2 km.
Dopo il Rifugio Rosa di Baremone (tappa consigliata) inizia la parte più spettacolare della strada, lungo baratri vertiginosi e con tunnel terrificanti. Fino alle gallerie (curva con la Madonna) c’è prevalenza di asfalto, poi inizia la strada bianca.
3) Da Passo Baremone al Passo Maniva (Giogo Maniva) se il dislivello già percorso da Anfo (390 mt. slm) a Baremone (1450 mt) è impegnativo quello che segue è notevole: si arriva ai 1646 m del Passo del Maniva toccando anche i 1800 m durante il tragitto.
Questa strada bianca merita molto dal punto di vista naturale e paesaggistico con notevoli punti panoramici e caratteristici tra il Passo della Spina e il Passo della Berga, una strada che è anche definita “L’Eroica bresciana”. Fare attenzione all’ultimo km, decisamente “pericoloso” e allo stesso tempo incredibilmente affascinante
nei punti dominanti della strada, sono ancora ben visibili trincee, postazioni antiaeree e gallerie create dai soldati per difendersi. Poco dopo si arriva al Passo Maniva, sbucando dal fondo dell’enorme parcheggio pensato per le auto degli sciatori in inverno; in zona anche due ristoranti dove pranzare con piatti tipici.
L’acqua in genere non piace granché ai motociclisti ma trovare una fonte a km/0 è sempre una cosa caratteristica.
4) da Passo Maniva a Passo di Crocedomini.
Bellissimo tratto di sterrato leggero ed affrontabileanche con moto da strada. Questa strada non presenta forti pendenze e si sviluppa interamente attorno ai 2.000 metri di quota con scenari lunari. Tra i 2 passi spicca un'ex base militare della NATO una vecchia stazione di comunicazione utilizzata fino al 1995 come parte di un sistema di antenne radio per unire Turchia, Europa (dal Sud Italia fino al nord della Scandinavia), Alaska, Canada e Stati Uniti. Ora giace abbandonata, anche se le sue enormi parabole sovrastano ancora la zona. Da qui la SP 435 delle Tre Valli indica 9 km per il P. Crocedomini (1895 m) a cui si arriva da una sterrata scendendo dai 2000 metri segnati da una piazzola per elicotteri presso un laghetto di pesca sportiva.
L’arrivo al Passo di Crocedomini è un meritato momento di riposo prima di ripartire per una nuova strada.
Ah il vino, è sconsigliato berlo andando in moto! Ma noi abbiamo deciso di passare la notte al rifugio e quindi non è vietato. E poi è vino che viene dai colli un po’ più giù (il Collio e la Franciacorta sono punti di arrivo e partenza di queste strade) come pure non dimenticate di portare via un ricordo dei formaggi del Crocedomini (in particolare il Bagòs, il Casòlet e il Silter che risale ai Camuni) che potete trovare al banco dei prodotti del rifugio o in piccole malghe di produzione lungo la strada (consigliate aziende agricole Furloni Martino; Le Fontane; Gaver;… tutte in comune di Breno) ma per non fare torto a nessuno metto un link delle malghe http://formaggiosilter.it/caseifici-in-malga/
Questo percorso permette di godere appieno sia dei panorami sia del piacere di guida in fuoristrada, anche se si è principianti. Soprattutto, infatti, vale la soddisfazione di aver portato le gomme fuori dall’asfalto in un contesto veramente unico.
Avvertenza: Prima di partire, suggerisco di verificare e annotare i numeri di telefono dei rifugi sui passi, che fungono anche da punto di soccorso alpino per emergenze.
Questo viaggio è la sintesi di uno spensierato evento del Webchapter, che ho organizzato dal 30 settembre all’1 ottobre.
Ringrazio @Roadkingpurple (il mitico gelataio orobico) per i consigli sul percorso e sopratutto per la dritta sulla strada per il Santuario di Rio Secco (percorso 1)
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