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Quesito interessante. Giuridicamente direi proprio di si.
Però è un po' diverso. Il figlio deve raccogliere un sasso e deve compiere un'azione per creare un danno.
Nel caso del post invece non c'è una azione particolare che può mettere in allarme un eventuale genitore. Anche perché io, più che del lato giuridico, parlavo del lato umano. Un genitore cosa potrebbe fare di più? Sono genitore anche io e stavo cercando di capire in che modo si può gestire un imprevisto di questo tipo.
Anni fa mio figlio salì su una giostrina in un parco. C'era un'asse rotta e lui ci infilò una gamba dentro, con il risultato di un pizzicotto di proporzioni epiche (con livido considerevole e pianto a dirotto per un bel po'). Ovviamente la "colpa" è del comune che non ha eseguito la manutenzione della giostrina. Ma che colpa avevo io? Dovevo ispezionare palmo a palmo la giostrina in cerca di potenziali difetti? Dovevo tenere per mano mio figlio passo passo? Mi sono sempre chiesto se in quel frangente ci fosse anche un po' di colpa mia. Non mi sono sentito negligente, ma il dubbio mi venne. Ho esteso questo mio dubbio al fatto oggetto del topic.
Tractoreo est vulvorum pileum plus bovinam moltitudo
Sempre tutto IMHO, ovviamente...
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Quello è un danno del bambino a se' stesso (non a terzi). Caso diverso.
Se c'è una colpa manutentiva (del comune o del titolare del parco giochi) puoi rivalerti.
Se non c'è, non puoi fare nulla.
Non è un caso se i parchi giochi seri fanno assicurazioni RCT.
Sai quante cause così ho fatto!
Tanto per tornare a noi e lasciare stare il sasso.
Se avete figli bravissimi a sciare e li mandate piu' o meno soli, siete responsabili se acchiappano qualcno e sono colpevoli secondo le regole dio circolazione sciistiche...
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eh addirittura.... bimbo forzuto
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FLHT 09
Membro fondatore della Cellula Lombarda "I Ciucianebia"
"prima di morire diventerò milanista così ce ne sarà uno in meno" (peppino prisco)