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Metti un amico che ti chiama il giovedì e ti dice "puoi prenderti tre giorni?" Ok, detto fatto ... lunedì alle 7 partenza da casa alla CDC!!
Trasferimento in autostrada fino ad Aosta e ci dirigiamo verso il colle San Carlo SR39. È una variante decisamente interessante per dirigersi al piccolo San Bernardo, ma ci si perde gli 8 tornanti consecutivi del tratto iniziale.
Discesa su la Thuylle e il GPS va in palla!! ..o meglio.. il proprietario! Detto fatto piccola escursione su Curmayeur e ritorno alla Thuylle, così ci siamo fatti anche i primi otto spettacolari tornanti consecutivi per ben due volte!!!
Arrivati alla vetta un bel panino e una coca al freschino non c'è la leva nessuno.
Discesa bella allegra ma solo nella seconda parte dal piccolo San Bernardo visto che nel primo tratto di discesa va sottolineata l'assenza assoluta di ripari e strapiombi da paura! Insomma.. un pensiero, neanche troppo velato, ti scappa sul dove puoi finire se sbagli la curva!
Arrivati in basso prendiamo per la val d'Iser e saliamo al colle d'Iserain. Foto di rito e via in discesa per il Col de la madeleine e il fondovalle.
Un po' stremati e con una fame da lupi prendiamo il passo del col de Croix de Fer dove a metà strada si trova un magnifico campeggio per bikers con deliziosi bungalow. Camping Savoie Maurienne Le Domaine du Trappeur a Saint-Sorlin-d’Avers.
Fermati e accomodati ci rifocilliamo a dovere accompagnati da un paio di birre buone ma che picchiavano duro! La sete era tanta! Caffè e cognachino sulle sdraio della terrazza guardando lo splendido scenario che si gode da li.
Secondo giorno:
Sveglia e colazione ma la gocciolina di olio che esce dalla primaria tormenta giustamente il mio compare. Decidiamo di scendere dallo stesso lato del col de croix de Fer per trovare teflon e olio.
Sistemata la perdita e fatte le verifiche di livelli, prendiamo la via del col de Galibier dalla parte di valloire. Sulla vetta foto di rito.
Poi discesa fino al bivio, dove ormai vista l'ora decidiamo di mangiare qualcosa. Finito un pasto al cospetto delle cime ci dirigiamo verso Grenoble. La discesa è spettacolare tra una serie di splendidi curvoni per trovarsi quasi di colpo in magnifiche gole. La nostra intenzione è di trovare una stradina per la località LA MORTE!
Inforchiamo la D114 e un po' perplessi per la strana via cominciamo a salire. Dopo qualche curva ci rendiamo conto che è deserta! Cominciamo a goderci quei 15 km a pieno gas, uno spettacolo!! Curve e controcurve una dietro l'altra senza un’attimo di respiro!!
Arrivati in cima nella goduria più assoluta ci accoglie la valle con una dolce discesa a favorire il ripristino adrenalinico ormai alle stelle.
Per riassumere il tratto in circa 40 km abbiamo incrociato 4 moto, 0 biciclette, 0 pedoni, 4 auto e 1 camion! Sfilato quasi senza vederlo…
Scesi a Le Mure ci godiamo la statale per Gap che pareva una strada mhh..merecana con curvoni lunghi e decisamente confortevole e a scorrimento veloce.
A Gap, pieno di benzina e una decina di telefonate a vari camping… tutti chiusi o non rispondevano. Alla fine fortunatamente abbiamo trovato un bungalow a Embrun, Camping Grillons, dove il tipo simpaticissimo e disponibile ci ha detto che di solito sono almeno due notti, ma visto il periodo di magra ce lo dava lo stesso per una sola e in più ci ha dato pure quello con due camere e 4 posti per un totale di 70 euri totali con colazione.
Cenetta in paese con amici incontrati per caso, che a volerlo non ci si riusciva!
Rientro al bungalow e birra in veranda.
Dopo esserci colpiti nuovamente con un fiume di birra ci ritiriamo per il recupero delle energie.
Terzo giorno:
Frugale colazione dopo una poderosa dormita, saliamo in moto in direzione di Brianzoni. La strada è molto scorrevole sul fondovalle, ci godiamo il paesaggio nell'attesa di cominciare la salita per il col dell'Izoard.
La salita al colle è decisamente panoramica, ma per i miei gusti troppi ciclisti e sopratutto molto indisciplinati... qualcuno anche mezzo moribondo che sbanda vistosamente!! Insomma, decidiamo per un'andatura da passeggio per evitare di caricare un qualche passeggero abusivo in curva!
Nella discesa un po' più di brio ma comunque con l'acceleratore al minimo.
In basso prendiamo la via del ritorno optando per il col de l'Agnel.
La salita è meravigliosa, bellissimo paesaggio in una valle praticamente deserta ma carica di colori e panorami. Sulla strada pochissima gente.
Sulla vetta i primi scambi di parole in italico dopo 2 giorni di francesismo, foto di rito e giù per i tornanti che a dir il vero non erano messi benissimo! Parecchia sabbiolina biricchina!
Tappone in un'osteria locale, Meisoun des ravioles a casteldelfino, dove ci hanno ingozzato come tacchini di prelibatezze locali ad un prezzo decisamente economico.
Il ritorno...e che ve lo dico a fare... Un caldo pazzesco! il ritorno alla civiltà degli ingorghi e psicopatici al volante!
Via Alba, Asti, A26 e a casa in un solo fiato!
CHIULO scassato ma felici come bambini!
Conclusioni:
I passi conosciuti sono davvero un bel giro ma a mio parere c'è molto altro da scoprire nelle valli laterali di altrettanta bellezza. La zona merita di essere visitata e l'accoglienza è stata davvero fantastica ovunque.
Credo che mi comprerò una bella carta geografica della zona e cercherò una buona base dove piazzarmi e partire per le prossime scoperte.
Embrun non è male, offre una bella cittadina, il lago ed è molto centrale per le partenze. Guardando la maggior parte degli itinerari della zona in un ora sei ovunque.
Un grazie Speciale al mio fratello e compare Renato (BERE per i forum), lui scrive poco ma è un accanito lettore! Amico fidato, meccanico sopraffino, macina Km come un treno e mi ha fatto scoprire pure il forum!