Seduce or Die
21-09-2005, 12:07
Riporto dalla mailing list del CM una mail di Riccardo Forte
presidente del Coordinamento.
Parole sagge e proponimenti altrettanto corretti di uno che le cose le sa davvero.
"Sapevo giÃ* che il decreto "salva punti" non contiene alcun provvedimento
correttivo sulla questione delle confische,
perché avevo letto l'articolo uscito su Il Sole 24 ore di venerdì. Questo
però non vuol dire che il governo non possa intervenire.
La questione è in questi termini:
il 22 luglio è stato approvato il provvedimento, che è entrato in vigore il
giorno dopo la sua pubblicazione sulla G:U.,
cioè il 23 agosto. Poiché il prefetto non può procedere alla confisca prima
che siano trascorsi 30 giorni dalla data del
verbale (e del sequestro o fermo amministrativo), sempre che nel frattempo
non sia stato opposto ricorso, è probabile che
il governo vari qualche provvedimento (anche temporaneo, per avere il tempo
di convincere i più recalcitranti) entro questa settimana.
Infatti il primo giorno utile per convertire i sequestri in confische sarÃ*
il 26, lunedì prossimo. A partire da questa data,
tutto si complicherebbe perché il governo dovrebbe pensare anche a sanare le
situazioni derivanti dalle eventuali
confische eseguite nel frattempo.
Dunque, credo che per il momento si possa solo attendere e vedere cosa
succede. In un secondo momento potremo pensare
a qualche iniziativa, che però non potrÃ* essere una pseudomanifestazione dei
soliti sette nani. Scusate la franchezza,
ma anche se la posta in ballo è grossa, alla volontÃ* dei motociclisti
italiani di combattere per i loro diritti ormai non credo più
(del resto, prima che motociclisti sono/siamo italiani, e questo spiega
molte cose). Sarei molto contento di essere smentito. Vedremo.
Non va sottovalutata la possibilitÃ* - direi la certezza - che la legge venga
demolita dalla Corte Costituzionale, come giÃ* avvenuto di recente
per varie leggi e per alcune norme del CdS. Il fatto è che il parlamento e
soprattutto il governo, troppo occupati in questioni che riguardano
gli interessi particolari di alcuni politici e le dispute interne ai vari
partiti per la conquista di voti e poltrone (il riferimento è, come va di
moda
dire oggi, bi-partisan), si sono dimostrati del tutto incapaci di scrivere
le leggi che poi approvano, con il risultato che queste poi debbono
essere modificate perché inapplicabili o anticostituzionali.
Da quando sono entrate in vigore, le nuove e allucinanti norme hanno fatto
diverse vittime (compreso un vigile romano picchiato
dal motociclista al quale voleva confiscare la moto perché aveva il casco
slacciato: 13 giorni di prognosi) e sicuramente più di una
di esse avrÃ* presentato ricorso al Giudice di Pace sollevando eccezioni di
costituzionalitÃ*, per cui possiamo aspettarci che presto
arrivi la bocciatura della Consulta.
Se non interverranno a breve adeguati provvedimenti correttivi dal governo
né sentenze della Corte Costituzionale, allora
sarÃ* necessario pensare a fare qualcosa, compreso - con l'aiuto della FMI e
dell'ANCMA, altrimenti non credo che ce la potremmo
fare da soli - un eventuale referendum.
Le manifestazioni di protesta, a parte il fatto che - come ho giÃ* detto - ho
poca fiducia nella partecipazione dei motociclisti, servirebbero a poco.
I signori parlamentari ci hanno giÃ* ampiamente dimostrato di che pasta sono
fatti: non solo incapaci di fare buone leggi, non solo
capaci di votare qualunque cosa pur di fare in fretta per non compromettere
le ferie, ma anche del tutto indifferenti alle ragioni
ed ai bisogni dei cittadini. a loro interessiamo solo quando quando debbono
chiederci di votarli, poi possiamo anche affogare
nella *****. Tanto loro hanno ricchi stipendi, privilegi e pensione
assicurati. Mica come noi.
Tra le iniziative che potremmo provare a mettere sul tavolo, credo che
potremmo anche minacciare lo sciopero del voto.
Intendo dire che potremmo provare a lanciare una campagna (più mediatica che
altro) dicendo che i motociclisti non andranno
più a votare se non verrÃ* abolita questa legge obbrobriosa. Per favore, non
ditemi che è un atteggiamento qualunquista:
prima di tutto, la legge è stata votata da un'ampia maggioranza (a voto
segreto, per cui è impossibile sapere chi ha votato
a favore e chi contro), perciò sono coinvolti e responsabili tutti,
maggioranza e opposizione; secondo, le dichiarazioni
di questi giorni da parte di vari esponenti politici di destra e di
sinistra, i quali si sono detti contrari ad un ammorbidimento della legge,
dÃ* l'esatta misura del loro rapporto con gli elettori, la societÃ* civile e
la realtÃ*. Di conseguenza, metterli tutti nello stesso calderone,
facendo di ogni erba un fascio, non è qualunquistico né sbagliato (è lo
stesso trattamento che loro hanno riservato a noi,
mettendo insieme delinquenti e persone per bene solo perché gli uni e gli
altri vanno in moto).
Credo che se sui giornali uscisse una notizia del tipo "I motociclisti
minacciano di non andare a votare", qualcosa succederebbe.
Comunque ne riparleremo tra qualche tempo."
Riccardo
Forte
[Modificato da Seduce or Die 21/09/2005 13.09]
presidente del Coordinamento.
Parole sagge e proponimenti altrettanto corretti di uno che le cose le sa davvero.
"Sapevo giÃ* che il decreto "salva punti" non contiene alcun provvedimento
correttivo sulla questione delle confische,
perché avevo letto l'articolo uscito su Il Sole 24 ore di venerdì. Questo
però non vuol dire che il governo non possa intervenire.
La questione è in questi termini:
il 22 luglio è stato approvato il provvedimento, che è entrato in vigore il
giorno dopo la sua pubblicazione sulla G:U.,
cioè il 23 agosto. Poiché il prefetto non può procedere alla confisca prima
che siano trascorsi 30 giorni dalla data del
verbale (e del sequestro o fermo amministrativo), sempre che nel frattempo
non sia stato opposto ricorso, è probabile che
il governo vari qualche provvedimento (anche temporaneo, per avere il tempo
di convincere i più recalcitranti) entro questa settimana.
Infatti il primo giorno utile per convertire i sequestri in confische sarÃ*
il 26, lunedì prossimo. A partire da questa data,
tutto si complicherebbe perché il governo dovrebbe pensare anche a sanare le
situazioni derivanti dalle eventuali
confische eseguite nel frattempo.
Dunque, credo che per il momento si possa solo attendere e vedere cosa
succede. In un secondo momento potremo pensare
a qualche iniziativa, che però non potrÃ* essere una pseudomanifestazione dei
soliti sette nani. Scusate la franchezza,
ma anche se la posta in ballo è grossa, alla volontÃ* dei motociclisti
italiani di combattere per i loro diritti ormai non credo più
(del resto, prima che motociclisti sono/siamo italiani, e questo spiega
molte cose). Sarei molto contento di essere smentito. Vedremo.
Non va sottovalutata la possibilitÃ* - direi la certezza - che la legge venga
demolita dalla Corte Costituzionale, come giÃ* avvenuto di recente
per varie leggi e per alcune norme del CdS. Il fatto è che il parlamento e
soprattutto il governo, troppo occupati in questioni che riguardano
gli interessi particolari di alcuni politici e le dispute interne ai vari
partiti per la conquista di voti e poltrone (il riferimento è, come va di
moda
dire oggi, bi-partisan), si sono dimostrati del tutto incapaci di scrivere
le leggi che poi approvano, con il risultato che queste poi debbono
essere modificate perché inapplicabili o anticostituzionali.
Da quando sono entrate in vigore, le nuove e allucinanti norme hanno fatto
diverse vittime (compreso un vigile romano picchiato
dal motociclista al quale voleva confiscare la moto perché aveva il casco
slacciato: 13 giorni di prognosi) e sicuramente più di una
di esse avrÃ* presentato ricorso al Giudice di Pace sollevando eccezioni di
costituzionalitÃ*, per cui possiamo aspettarci che presto
arrivi la bocciatura della Consulta.
Se non interverranno a breve adeguati provvedimenti correttivi dal governo
né sentenze della Corte Costituzionale, allora
sarÃ* necessario pensare a fare qualcosa, compreso - con l'aiuto della FMI e
dell'ANCMA, altrimenti non credo che ce la potremmo
fare da soli - un eventuale referendum.
Le manifestazioni di protesta, a parte il fatto che - come ho giÃ* detto - ho
poca fiducia nella partecipazione dei motociclisti, servirebbero a poco.
I signori parlamentari ci hanno giÃ* ampiamente dimostrato di che pasta sono
fatti: non solo incapaci di fare buone leggi, non solo
capaci di votare qualunque cosa pur di fare in fretta per non compromettere
le ferie, ma anche del tutto indifferenti alle ragioni
ed ai bisogni dei cittadini. a loro interessiamo solo quando quando debbono
chiederci di votarli, poi possiamo anche affogare
nella *****. Tanto loro hanno ricchi stipendi, privilegi e pensione
assicurati. Mica come noi.
Tra le iniziative che potremmo provare a mettere sul tavolo, credo che
potremmo anche minacciare lo sciopero del voto.
Intendo dire che potremmo provare a lanciare una campagna (più mediatica che
altro) dicendo che i motociclisti non andranno
più a votare se non verrÃ* abolita questa legge obbrobriosa. Per favore, non
ditemi che è un atteggiamento qualunquista:
prima di tutto, la legge è stata votata da un'ampia maggioranza (a voto
segreto, per cui è impossibile sapere chi ha votato
a favore e chi contro), perciò sono coinvolti e responsabili tutti,
maggioranza e opposizione; secondo, le dichiarazioni
di questi giorni da parte di vari esponenti politici di destra e di
sinistra, i quali si sono detti contrari ad un ammorbidimento della legge,
dÃ* l'esatta misura del loro rapporto con gli elettori, la societÃ* civile e
la realtÃ*. Di conseguenza, metterli tutti nello stesso calderone,
facendo di ogni erba un fascio, non è qualunquistico né sbagliato (è lo
stesso trattamento che loro hanno riservato a noi,
mettendo insieme delinquenti e persone per bene solo perché gli uni e gli
altri vanno in moto).
Credo che se sui giornali uscisse una notizia del tipo "I motociclisti
minacciano di non andare a votare", qualcosa succederebbe.
Comunque ne riparleremo tra qualche tempo."
Riccardo
Forte
[Modificato da Seduce or Die 21/09/2005 13.09]