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Lieparo
22-03-2005, 21:42
La decisione è stata presa dai giudici del tribunale di Alessandria Si all'invaliditÃ* al necroforo di Novi Ligure Domenico De Vito, dopo aver ricomposto le salme delle due vittime di Erika e Omar, accusa disturbi «post traumatici da stress»
NOVI LIGURE - I giudici hanno riconosciuto un'invaliditÃ* al necroforo di Novi Ligure rimasto traumatizzato dalla visione dei corpi massacrati a coltellate di Susy Cassini e del figlio Gianluca, nel duplice delitto di Novi Ligure. È stato il Tribunale di Alessandria a riconoscere un'invaliditÃ* del 6% a Domenico De Vito, 46 anni, che aveva ricomposto, nella villetta di Novi Ligure, le salme di madre e figlio, uccisi dalla figlia della donna e sorella di Gianluca, Erika De Nardo e dal suo fidanzatino di allora, Omar Favaro.
Il necroforo, originario della Calabria, come il papÃ* di Erika, ma da anni residente a Novi Ligure, aveva chiesto, in un primo tempo, l'invaliditÃ* all'Inail che l'aveva però respinta. Quindi si era rivolto ai giudici del Tribunale spiegando loro che da quella sera del 21 febbraio 2001 le sue notti sono state tormentate da incubi notturni che gli hanno procurato un grave e profondo stato di stress. Ed i giudici gli hanno riconosciuto l'invaliditÃ* paragonando a un infortunio sul lavoro il danno biologico causato all'uomo dai disturbi «post traumatici da stress per la visione dei cadaveri»
22 marzo 2005

[Modificato da Lieparo 22/03/2005Â*22.45]