TonyTheDuke
12-02-2009, 18:06
Come per quello postato un paio di settimane fa e vi ho scritto poco fa,questi miei pensieri li ho buttati giù un paio di anni fa,a Settembre del 2007 di getto dopo una delle giornate per me più intense di emozioni.
Non potevo lasciarle solo nel mio cuore e ho sempre sperato di rendervi partecipi della montagna di sentimenti che ho provato in quei momenti.
Beh,non vi dico di più,sennò visto quanto già dovrete leggere non se sa quello che me direte.
Un’ultima cosa,prometto che da oggi non dovrete farvi più le letture a puntate visto che questo è davvero moooolto lungo,ma so che mi comprendete e mi perdonerete.Dunque sedetevi comodi,organizzatevi pe magnà e bè quello che ve pare e perdonatemi in anticipo,grazie,vi amo (no,meglio vi voglio bene,hai visto mai doveste pensà che so …..ricchione).
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Ho fatto un sogno.
Ho sognato che un pomeriggio qualunque il mio fraterno amico Paolone mi fa salire sulla sua auto e con quel fantastico sorriso che ha,ma accentuato da una strana luce negli occhi,mi dice:”non t’emozionà eh,mo te porto a Disneyland”.
In quel momento,mentre partiva e faceva i primi metri,ho capito cosa potevano provare Pinocchio e Lucignolo salendo sulla carrozza con destinazione il Paese dei Balocchi.Speravo,con tutto il cuore speravo,che mi portasse nel “nostro”paese dei balocchi e nel pensarci già sapevo che sarei impazzito di gioia e di felicità nel trovarmi nel nostro “Luna Park”preferito.
Vacca Eva amici miei,lo sapevo,dalla speranza sono passato alla certezza.Ho riconosciuto la strada,le curve che tante e tantissime volte avevo percorso e che cm per cm erano rimaste le stesse e ad ogni millimetro ero più felice di una gioia che non si può descrivere.Il paese dei balocchi,eravamo arrivati,ed avevo il cuore che aveva 300.000 battiti al minuto.Miseria quanti bei giochini,certo un po’costosi,ma quando li hai avuti una volta,poi non ci rinunci più e cerchi in ogni modo di riaverli o mantenerli,sperando come nel mio caso, fortissimamente e con una grande immensa forza e testardaggine,di rigiocarci.
Arrivati,lei era là,di fuori sul piazzale,pronta come se mi aspettasse da anni ed invece erano “solo” 14 mesi,anche se ci eravamo rivisti alcune volte,ed ogni volta gli avevo stampato una carezza e un bacio sul frontale.
Dio quanto m’è sembrata bella !! Non mi sembrava vero di rivederla e capire quanto anche lei mi avesse aspettato,pazientemente con grande amore ed enorme speranza di tornare insieme e di poter continuare uniti a vivere un’altra stagione della nostra vita.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato di essere impazzito dalla gioia e di non capire più niente tanto ero felice di poterla ancora accarezzare e baciare come un pazzo innamorato sul muso,che era terso lindo e lucido come non mai e lei che lì tranquilla sembrava dicesse “era ora finalmente,quanto t’ho aspettato!”.
Ho abbracciato non so quante volte come un pazzo,saltando dall’uno all’altro,i miei amici,Paolo,Fabrizio,Roberto,Lucy e l’altro Roberto e poi ancora dall’uno all’altro e non so per quanto tempo,vedendoli sorridere,anche loro felici per me.
Pag 2
Ho sognato che mentre indossavo la giacca e allacciavo il casco ero così follemente felice che mi sembrava di essere e vivere una cosa talmente irreale che solo nella mia mente esisteva e che urlavo dentro di me con tutte le mie forze rivolto a Dio e a tutti i Santi e…..beh insomma,me capite, “NON SVEGLIATEMI !!” Per favore, non svegliatemi !!
Non vedevo più cosa c’era intorno a me,pur standoci dentro.Non vedevo il paese dei balocchi,dove di quei giochini ce n’erano tanti altri,non vedevo gli altri amici che c’erano,quelli che sognavano di averne di quei giochi e quelli che già ne avevano, ad un certo più non ho visto più nessuno,nemmeno il mio fraterno amico Paolo,che tanta pazienza ha avuto con me in questi mesi.
No,tanta era l’emozione che ero in un limbo,un paradisiaco limbo,un mondo tutto mio,dove gli unici presenti eravamo io e lei.
Vacca Eva,va beh che m’hanno tagliandato la capoccia,ma sta cosa mi preoccupava perché,onestamente avevo paura,una paura folle,che sta”revisione”invece di migliorare le mie già fortemente precarie capacità cerebrali,le avessero definitivamente compromesse.
E l’ho accesa,come non facevo da tempo,lei non ha borbottato,anzi nemmeno un tentennamento,come se aspettasse solo questo momento e ha urlato la sua gioia, incontenuta stavolta,come se mi dicesse “finalmente mio amato amico,finalmente di nuovo insieme!!”.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato di provare un’immensa gioia,temevo di svenire tanto,troppo,ero felice ed emozionato,eppure ce l’ho fatta,l’ho tenuta per un po’al minimo ascoltandola,ho delicatamente dato qualche colpo di acceleratore con una devozione che forse nemmeno mai io mi sarei aspettato.Porca miseria,mi è sembrato di sentirla che mi raccontasse quanto gli ero mancato in questo tempo e giuro,mi sono messo seduto vicino a lei e come un folle demente,c’ho parlato,gli ho detto come la mia vita,da quel 15 maggio 2006,fosse cambiata,di come fossi un uomo e un essere umano nuovo,di quanto il mio personale intendimento delle cose di ogni giorno,fosse cambiato e in quale immensa misura ora apprezzi e viva le cose anche più semplici della quotidianità.
Poi ho inserito la prima e siamo partiti,io lei ed i cuori di entrambi che battevano all’inverosimile in uno strano connubio di sentimentali battiti,lei col suo cuore bicilindrico,io con il mio muscolo che sentivo talmente forte come mai fino ad allora.E via,con calma,per gustarci la strada le curve i metri e qualunque cosa, come non facevamo da più di un anno ed è stato meraviglioso,io e lei ancora insieme,ancora con le nostre emozioni i nostri sentimenti.
Non so descrivervi quello che sentivo,l’asfalto che scorreva sotto le ruote,gli odori,fortissimi,dell’aria,i suoni,ciò che vedevo e memorizzavo nella mia mente.
La sentivo vibrare dolcemente,delicatamente la guardavo accarezzandola con lo sguardo,ho sognato di staccare una mano dai comandi e con inaspettata dolcezza posarla sulla sua vernice sui suoi strumenti scivolare sulle sue lucide cromature e di sentirmi bene,benissimo.
Pag 3
Ho fatto un sogno meraviglioso.
Ho sognato di accorgermi dopo qualche km che,mentre la guidavo e la guardavo, sentivo fortissime le emozioni crescere in me e aumentare nel mio cuore e nella mia mente al punto che mi son detto ora svengo,”tieni duro Tony che sennò il sogno finisce e tu certo non lo vuoi ”,ed io,potete capirmi,con tutto me stesso non lo volevo.
Ho sognato di rileggere in me tutte quelle immagini ideali che da sempre ho vissuto e visto nella mia mente viaggiando con lei,il lungomare di Long Beach,i Canyon,le Montagne Rocciose,la Route 66,l’incontro alzando una mano per salutarci,con Bikers più zozzi e con aspetti più lugubri del mio e tante altre visoni di questa mente malata d’amore.Ho avuto paura,una piacevole immensa paura,che il mio sogno,questo sogno meraviglioso,finisse all’improvviso,che mi svegliassi con ancora nel cuore nella bocca e nella mente quei sapori quegli odori,quelle immagini e quelle folli visioni,svaniti d’incanto,lasciandomi l’amaro in bocca.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato ad un tratto di sentire qualcosa sul viso,una strana cosa che mi ha stupito e dato gioia, ho sognato di accorgermi che,strano ma vero,piangevo come un bambino felice di avere ritrovato il giocattolo che per tanto tempo aveva disperatamente cercato,per poi finalmente riaverlo tra le mani,quando più non sperava di poterlo trovare.
Ho sognato di piangere e ridere come un pazzo dalla gioia che lo stare di nuovo con lei mi dava,non frutto della mia folle mente,ma davvero solo della mia consapevole immensa felicità,eravamo di nuovo insieme.
Ho sognato di arrivare in garage e di riporla con la cura e la dolcezza che si riservano alle persone più amate,di stare lì seduto vicino a lei e continuare a parlarci come un uomo impazzito,ma di essere felice della mia follia e di non vedere l’ora di ridiventare ancora matto e dividere ancora questa mia lucida pazzia con lei,che mi capisce e solo lei può e sa farlo,perchè solo lei mi dà e vive con me queste emozioni.
Ho fatto un sogno,un sogno meraviglioso ed indimenticabile.
Poi all’improvviso ho avuto una strana sensazione,come in catalessi,mi sono guardato intorno,ed ho cercato di realizzare cosa in quel momento stavo provando e perché lo sentissi addosso e così forte dentro di me.Ho provato a capire,ho toccato il suo cuore bicilindrico,ed ho sentito calore che quasi mi scottavo una mano.Ho sentito come da lontano,la voce del mio amico Paolo che mi chiamava,ma la sentivo chiara e distintamente,anche se mi sembrava giungesse da un altro pianeta.
Cacchio,la mia catalessi era così veritiera che sembrava vera!! Sognavo Paolo che mi scuoteva amichevolmente.Che cavolo,che ci fa Paolo in camera mia e perché mi sta scuotendo per svegliarmi pensavo,porca vacca Paolè,ce mancavi tu che me voi sveglià e proprio ora e proprio sul più bello,aaaooooooo voglio continuà a sognà !! Eppure,c’era qualcosa di strano,avevo delle strane emozioni,tutto era così reale, mi sembrava di viverlo davvero,sto sogno era così veritiero.
Pag 4
L’ho quasi mandato al diavolo,(Dio mi perdoni e benedica invece lui cui voglio un bene immenso) sto fetentone mi stava scuotendo, svegliando dal sogno più bello che un matto matricolato dal cuore tenero come me potesse avere e\o …….sperare di avere.
Ma….poi…insomma….beh…..porca vacca!!!!!!Come per una persona in trance ad uno schiocco di dita,che nel mio caso è invece stato l’udire insistente la voce di questo mio amatissimo amico,la sensazione fisica talmente reale del sentire le sue mani sulle spalle che con delicata decisione mi scuotevano,insomma me so davvero “svegliato”!!!
Pensavo di sognare ed invece ieri è accaduto davvero ciò che v’ho raccontato,la
mia Ultra ed io ci siamo riuniti ed abbiamo davvero percorso un po’di strada insieme.Sono felicissimo amici miei e potete capire quanto,anche se non so ancora se l’intervento subito mi permetterà di poterla usare come una volta,(giuro,sarà dura,ma dura d’un duro che….beh, potete capirmi,) ma potete anche capirmi quando vi dico che le tenterò di tutte per poterlo fare e comunque lei è qua,siamo di nuovo insieme.
No,decisamente non era un sogno,era una parte della mia vita che ripartiva,una parte della mia vita di cui lei,la mia Ultra,fa parte da anni.Viva la vita e grazie a Dio che quel 15 maggio 2006 durante le 17 ore dell’intervento ha deciso che forse quest’uomo,immenso pazzo ma buono dentro,poteva avere un’altra possibilità e me l’ha concessa anche con la vostra intercessione,perché di sicuro avrà pensato che,se tanti amici hanno espresso un pensiero positivo ed una preghiera di speran-za per me in quelle ore ed in quei giorni,forse nella mia vita disgraziata qualcosa di buono che a Lui è sfuggito,evidentemente avrò pur seminato.
Ho fatto un sogno,
che non era un sogno ma una splendida realtà,ho capito grazie a questa strana cosa,di essere tornato ancor di più nel mondo,di poter continuare a vivere nella realtà,con i suoi alti e bassi,so ora di essere davvero quasi guarito e tornato alla vita,di poter continuare ad affrontare e percorrere in tutti i sensi la strada della quotidiana presenza su questa palla immensa.
Certo continuerò a lottare perché tutto non è ancora a posto e qualcosa non lo sarà più,in primis io come uomo e persona ora tanto diversi dal pazzoide che ero,anche se nel cuore e nei sentimenti resto il bambino ingenuo e amante delle piccole cose di un tempo.
Come deve essere la vita,quanto strana e stramba è,pensate a quanti di voi non si conoscono e quali immensi sentimenti ed emozioni si è capaci di esprimere in un semplice forum,ci avevate mai riflettuto?
Personalmente mi avete dato e continuate a dare tantissimo così come,perché no,coltivare la speranza e usare quello che in grandissima parte mi avete dato voi,la mia immensa e forte determinazione di chiudere nel dimenticatoio,ma non completamente questa esperienza che mi ha segnato e migliorato in modo incredibile e anche se in piccola parte,sperare un giorno di poter salire sulla mia Ultra e dire “mi faccio un giro di 100 km”,senza temere problemi fisici.
Pag 5
Già,il Transatlantico è in garage,non quello della villetta di mio padre dove ora vivo,ma a poche centinaia di metri da me e so che quando vorrò,almeno una tenera carezza sul parabrezza la potrò dare e potrò metterla in moto,ascoltare la sua voce come una sorta di amica che mi parla.
Follia?Demenza pura?No,semplicemente la constatazione che nonostante tutto quello che mi è accaduto sono ancora qua e potrò,finchè Dio vorrà,speriamo per molto ancora,seguire la crescita dei miei due ragazzi,respirare la salsedine del mio mare,godere del suono stridulo dei gabbiani e dei clacson delle auto,parlare teneramente con un bimbo dandogli un puffetto senza che i genitori pensino che sia un pedofilo e perché no,udire le urla di mio padre col quale è una litigata continua.
E ancora scrivere ancora sui forum e su questo in particolare,leggere le prese in giro di tanti di voi e sentirmi comunque amato e rispettato,ridere come un matto,ma anche commuovermi e piangere non solo per quello che posso sentire verso di me,ma anche nel leggere quello che voi miei straordinari ed amatissimi fratelli di web,esprimete tra di voi,le parole di conforto verso chi ha un problema o di scherno e presa per il culo verso altri.
Beh ora basta,che poi me ne dite di tutti i colori,ma anche questo lo adoro,perché so bene che anche se avete ragione sulla mia logorroica verve scrittoria,so che mi volete bene anche per questo e mi accettate per quel personaggio un po’ strano che sono,perché sapete e comprendete bene che sono così folle (questo il tagliando alla capoccia non l’ha,per fortuna o disgrazia vostra,cambiato) da essere genuinamente sincero ed onesto.
Grazie,vi voglio bene.
Tony
Non potevo lasciarle solo nel mio cuore e ho sempre sperato di rendervi partecipi della montagna di sentimenti che ho provato in quei momenti.
Beh,non vi dico di più,sennò visto quanto già dovrete leggere non se sa quello che me direte.
Un’ultima cosa,prometto che da oggi non dovrete farvi più le letture a puntate visto che questo è davvero moooolto lungo,ma so che mi comprendete e mi perdonerete.Dunque sedetevi comodi,organizzatevi pe magnà e bè quello che ve pare e perdonatemi in anticipo,grazie,vi amo (no,meglio vi voglio bene,hai visto mai doveste pensà che so …..ricchione).
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Ho fatto un sogno.
Ho sognato che un pomeriggio qualunque il mio fraterno amico Paolone mi fa salire sulla sua auto e con quel fantastico sorriso che ha,ma accentuato da una strana luce negli occhi,mi dice:”non t’emozionà eh,mo te porto a Disneyland”.
In quel momento,mentre partiva e faceva i primi metri,ho capito cosa potevano provare Pinocchio e Lucignolo salendo sulla carrozza con destinazione il Paese dei Balocchi.Speravo,con tutto il cuore speravo,che mi portasse nel “nostro”paese dei balocchi e nel pensarci già sapevo che sarei impazzito di gioia e di felicità nel trovarmi nel nostro “Luna Park”preferito.
Vacca Eva amici miei,lo sapevo,dalla speranza sono passato alla certezza.Ho riconosciuto la strada,le curve che tante e tantissime volte avevo percorso e che cm per cm erano rimaste le stesse e ad ogni millimetro ero più felice di una gioia che non si può descrivere.Il paese dei balocchi,eravamo arrivati,ed avevo il cuore che aveva 300.000 battiti al minuto.Miseria quanti bei giochini,certo un po’costosi,ma quando li hai avuti una volta,poi non ci rinunci più e cerchi in ogni modo di riaverli o mantenerli,sperando come nel mio caso, fortissimamente e con una grande immensa forza e testardaggine,di rigiocarci.
Arrivati,lei era là,di fuori sul piazzale,pronta come se mi aspettasse da anni ed invece erano “solo” 14 mesi,anche se ci eravamo rivisti alcune volte,ed ogni volta gli avevo stampato una carezza e un bacio sul frontale.
Dio quanto m’è sembrata bella !! Non mi sembrava vero di rivederla e capire quanto anche lei mi avesse aspettato,pazientemente con grande amore ed enorme speranza di tornare insieme e di poter continuare uniti a vivere un’altra stagione della nostra vita.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato di essere impazzito dalla gioia e di non capire più niente tanto ero felice di poterla ancora accarezzare e baciare come un pazzo innamorato sul muso,che era terso lindo e lucido come non mai e lei che lì tranquilla sembrava dicesse “era ora finalmente,quanto t’ho aspettato!”.
Ho abbracciato non so quante volte come un pazzo,saltando dall’uno all’altro,i miei amici,Paolo,Fabrizio,Roberto,Lucy e l’altro Roberto e poi ancora dall’uno all’altro e non so per quanto tempo,vedendoli sorridere,anche loro felici per me.
Pag 2
Ho sognato che mentre indossavo la giacca e allacciavo il casco ero così follemente felice che mi sembrava di essere e vivere una cosa talmente irreale che solo nella mia mente esisteva e che urlavo dentro di me con tutte le mie forze rivolto a Dio e a tutti i Santi e…..beh insomma,me capite, “NON SVEGLIATEMI !!” Per favore, non svegliatemi !!
Non vedevo più cosa c’era intorno a me,pur standoci dentro.Non vedevo il paese dei balocchi,dove di quei giochini ce n’erano tanti altri,non vedevo gli altri amici che c’erano,quelli che sognavano di averne di quei giochi e quelli che già ne avevano, ad un certo più non ho visto più nessuno,nemmeno il mio fraterno amico Paolo,che tanta pazienza ha avuto con me in questi mesi.
No,tanta era l’emozione che ero in un limbo,un paradisiaco limbo,un mondo tutto mio,dove gli unici presenti eravamo io e lei.
Vacca Eva,va beh che m’hanno tagliandato la capoccia,ma sta cosa mi preoccupava perché,onestamente avevo paura,una paura folle,che sta”revisione”invece di migliorare le mie già fortemente precarie capacità cerebrali,le avessero definitivamente compromesse.
E l’ho accesa,come non facevo da tempo,lei non ha borbottato,anzi nemmeno un tentennamento,come se aspettasse solo questo momento e ha urlato la sua gioia, incontenuta stavolta,come se mi dicesse “finalmente mio amato amico,finalmente di nuovo insieme!!”.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato di provare un’immensa gioia,temevo di svenire tanto,troppo,ero felice ed emozionato,eppure ce l’ho fatta,l’ho tenuta per un po’al minimo ascoltandola,ho delicatamente dato qualche colpo di acceleratore con una devozione che forse nemmeno mai io mi sarei aspettato.Porca miseria,mi è sembrato di sentirla che mi raccontasse quanto gli ero mancato in questo tempo e giuro,mi sono messo seduto vicino a lei e come un folle demente,c’ho parlato,gli ho detto come la mia vita,da quel 15 maggio 2006,fosse cambiata,di come fossi un uomo e un essere umano nuovo,di quanto il mio personale intendimento delle cose di ogni giorno,fosse cambiato e in quale immensa misura ora apprezzi e viva le cose anche più semplici della quotidianità.
Poi ho inserito la prima e siamo partiti,io lei ed i cuori di entrambi che battevano all’inverosimile in uno strano connubio di sentimentali battiti,lei col suo cuore bicilindrico,io con il mio muscolo che sentivo talmente forte come mai fino ad allora.E via,con calma,per gustarci la strada le curve i metri e qualunque cosa, come non facevamo da più di un anno ed è stato meraviglioso,io e lei ancora insieme,ancora con le nostre emozioni i nostri sentimenti.
Non so descrivervi quello che sentivo,l’asfalto che scorreva sotto le ruote,gli odori,fortissimi,dell’aria,i suoni,ciò che vedevo e memorizzavo nella mia mente.
La sentivo vibrare dolcemente,delicatamente la guardavo accarezzandola con lo sguardo,ho sognato di staccare una mano dai comandi e con inaspettata dolcezza posarla sulla sua vernice sui suoi strumenti scivolare sulle sue lucide cromature e di sentirmi bene,benissimo.
Pag 3
Ho fatto un sogno meraviglioso.
Ho sognato di accorgermi dopo qualche km che,mentre la guidavo e la guardavo, sentivo fortissime le emozioni crescere in me e aumentare nel mio cuore e nella mia mente al punto che mi son detto ora svengo,”tieni duro Tony che sennò il sogno finisce e tu certo non lo vuoi ”,ed io,potete capirmi,con tutto me stesso non lo volevo.
Ho sognato di rileggere in me tutte quelle immagini ideali che da sempre ho vissuto e visto nella mia mente viaggiando con lei,il lungomare di Long Beach,i Canyon,le Montagne Rocciose,la Route 66,l’incontro alzando una mano per salutarci,con Bikers più zozzi e con aspetti più lugubri del mio e tante altre visoni di questa mente malata d’amore.Ho avuto paura,una piacevole immensa paura,che il mio sogno,questo sogno meraviglioso,finisse all’improvviso,che mi svegliassi con ancora nel cuore nella bocca e nella mente quei sapori quegli odori,quelle immagini e quelle folli visioni,svaniti d’incanto,lasciandomi l’amaro in bocca.
Ho fatto un sogno.
Ho sognato ad un tratto di sentire qualcosa sul viso,una strana cosa che mi ha stupito e dato gioia, ho sognato di accorgermi che,strano ma vero,piangevo come un bambino felice di avere ritrovato il giocattolo che per tanto tempo aveva disperatamente cercato,per poi finalmente riaverlo tra le mani,quando più non sperava di poterlo trovare.
Ho sognato di piangere e ridere come un pazzo dalla gioia che lo stare di nuovo con lei mi dava,non frutto della mia folle mente,ma davvero solo della mia consapevole immensa felicità,eravamo di nuovo insieme.
Ho sognato di arrivare in garage e di riporla con la cura e la dolcezza che si riservano alle persone più amate,di stare lì seduto vicino a lei e continuare a parlarci come un uomo impazzito,ma di essere felice della mia follia e di non vedere l’ora di ridiventare ancora matto e dividere ancora questa mia lucida pazzia con lei,che mi capisce e solo lei può e sa farlo,perchè solo lei mi dà e vive con me queste emozioni.
Ho fatto un sogno,un sogno meraviglioso ed indimenticabile.
Poi all’improvviso ho avuto una strana sensazione,come in catalessi,mi sono guardato intorno,ed ho cercato di realizzare cosa in quel momento stavo provando e perché lo sentissi addosso e così forte dentro di me.Ho provato a capire,ho toccato il suo cuore bicilindrico,ed ho sentito calore che quasi mi scottavo una mano.Ho sentito come da lontano,la voce del mio amico Paolo che mi chiamava,ma la sentivo chiara e distintamente,anche se mi sembrava giungesse da un altro pianeta.
Cacchio,la mia catalessi era così veritiera che sembrava vera!! Sognavo Paolo che mi scuoteva amichevolmente.Che cavolo,che ci fa Paolo in camera mia e perché mi sta scuotendo per svegliarmi pensavo,porca vacca Paolè,ce mancavi tu che me voi sveglià e proprio ora e proprio sul più bello,aaaooooooo voglio continuà a sognà !! Eppure,c’era qualcosa di strano,avevo delle strane emozioni,tutto era così reale, mi sembrava di viverlo davvero,sto sogno era così veritiero.
Pag 4
L’ho quasi mandato al diavolo,(Dio mi perdoni e benedica invece lui cui voglio un bene immenso) sto fetentone mi stava scuotendo, svegliando dal sogno più bello che un matto matricolato dal cuore tenero come me potesse avere e\o …….sperare di avere.
Ma….poi…insomma….beh…..porca vacca!!!!!!Come per una persona in trance ad uno schiocco di dita,che nel mio caso è invece stato l’udire insistente la voce di questo mio amatissimo amico,la sensazione fisica talmente reale del sentire le sue mani sulle spalle che con delicata decisione mi scuotevano,insomma me so davvero “svegliato”!!!
Pensavo di sognare ed invece ieri è accaduto davvero ciò che v’ho raccontato,la
mia Ultra ed io ci siamo riuniti ed abbiamo davvero percorso un po’di strada insieme.Sono felicissimo amici miei e potete capire quanto,anche se non so ancora se l’intervento subito mi permetterà di poterla usare come una volta,(giuro,sarà dura,ma dura d’un duro che….beh, potete capirmi,) ma potete anche capirmi quando vi dico che le tenterò di tutte per poterlo fare e comunque lei è qua,siamo di nuovo insieme.
No,decisamente non era un sogno,era una parte della mia vita che ripartiva,una parte della mia vita di cui lei,la mia Ultra,fa parte da anni.Viva la vita e grazie a Dio che quel 15 maggio 2006 durante le 17 ore dell’intervento ha deciso che forse quest’uomo,immenso pazzo ma buono dentro,poteva avere un’altra possibilità e me l’ha concessa anche con la vostra intercessione,perché di sicuro avrà pensato che,se tanti amici hanno espresso un pensiero positivo ed una preghiera di speran-za per me in quelle ore ed in quei giorni,forse nella mia vita disgraziata qualcosa di buono che a Lui è sfuggito,evidentemente avrò pur seminato.
Ho fatto un sogno,
che non era un sogno ma una splendida realtà,ho capito grazie a questa strana cosa,di essere tornato ancor di più nel mondo,di poter continuare a vivere nella realtà,con i suoi alti e bassi,so ora di essere davvero quasi guarito e tornato alla vita,di poter continuare ad affrontare e percorrere in tutti i sensi la strada della quotidiana presenza su questa palla immensa.
Certo continuerò a lottare perché tutto non è ancora a posto e qualcosa non lo sarà più,in primis io come uomo e persona ora tanto diversi dal pazzoide che ero,anche se nel cuore e nei sentimenti resto il bambino ingenuo e amante delle piccole cose di un tempo.
Come deve essere la vita,quanto strana e stramba è,pensate a quanti di voi non si conoscono e quali immensi sentimenti ed emozioni si è capaci di esprimere in un semplice forum,ci avevate mai riflettuto?
Personalmente mi avete dato e continuate a dare tantissimo così come,perché no,coltivare la speranza e usare quello che in grandissima parte mi avete dato voi,la mia immensa e forte determinazione di chiudere nel dimenticatoio,ma non completamente questa esperienza che mi ha segnato e migliorato in modo incredibile e anche se in piccola parte,sperare un giorno di poter salire sulla mia Ultra e dire “mi faccio un giro di 100 km”,senza temere problemi fisici.
Pag 5
Già,il Transatlantico è in garage,non quello della villetta di mio padre dove ora vivo,ma a poche centinaia di metri da me e so che quando vorrò,almeno una tenera carezza sul parabrezza la potrò dare e potrò metterla in moto,ascoltare la sua voce come una sorta di amica che mi parla.
Follia?Demenza pura?No,semplicemente la constatazione che nonostante tutto quello che mi è accaduto sono ancora qua e potrò,finchè Dio vorrà,speriamo per molto ancora,seguire la crescita dei miei due ragazzi,respirare la salsedine del mio mare,godere del suono stridulo dei gabbiani e dei clacson delle auto,parlare teneramente con un bimbo dandogli un puffetto senza che i genitori pensino che sia un pedofilo e perché no,udire le urla di mio padre col quale è una litigata continua.
E ancora scrivere ancora sui forum e su questo in particolare,leggere le prese in giro di tanti di voi e sentirmi comunque amato e rispettato,ridere come un matto,ma anche commuovermi e piangere non solo per quello che posso sentire verso di me,ma anche nel leggere quello che voi miei straordinari ed amatissimi fratelli di web,esprimete tra di voi,le parole di conforto verso chi ha un problema o di scherno e presa per il culo verso altri.
Beh ora basta,che poi me ne dite di tutti i colori,ma anche questo lo adoro,perché so bene che anche se avete ragione sulla mia logorroica verve scrittoria,so che mi volete bene anche per questo e mi accettate per quel personaggio un po’ strano che sono,perché sapete e comprendete bene che sono così folle (questo il tagliando alla capoccia non l’ha,per fortuna o disgrazia vostra,cambiato) da essere genuinamente sincero ed onesto.
Grazie,vi voglio bene.
Tony