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Visualizza Versione Completa : Biciclette "special"



ste71
03-11-2011, 08:17
Questo weekend, in giro per Parigi, mi sono casualmente imbattuto in un bellissimo negozio di bici in Rue du 4 Septembre, vicino all'Opera.
E' interamente dedicato alle bici da pista, e - soprattutto - alle quelle derivate dalla pista per ottenere delle bellissime special minimaliste per spostamenti urbani. Questo è un genere di bici che è nato una decina di anni fa a San Francisco, credo. Originariamente consisteva nel prendere un vecchio telaio dismesso e inutilizzato (a costo zero), preferibilmente da pista per via dei forcellini orizzontali che consentono di regolare la posizione della ruota, e di completarlo con componenti rimediati, autocostruiti o elemosinati a un ferrovecchio.
Trasmissione elementare (scatto fisso, un pignone, una catena ed una pedaliera), manubrio minimalista, niente cambio, niente freni, niente parafanghi.... insomma l'essenza della bici, come nelle bici da pista, ma da usare per muoversi in città. L'idea di fondo è quella di usare un mezzo non inquinante, agile e veloce, a costo praticamente nullo, addirittura riciclando il materiale che altrimenti sarebbe stato destinato alla discarica o smaltimento.

L'idea negli anni è diventata anche una tendenza, soprattutto nei grossi centri. Le case costruttrici fino a pochi anni fa hanno snobbato questo trend, ma negli ultimi periodi qualche produttore ha proposto i primi modelli ispirati direttamente a questa tipologia. Con scarsi risultati, direi. Anche perché, a mio avviso, il fascino che trasuda da un telaio costruito a mano da un artigiano in un retrobottega polveroso, che 30 o 40 anni fa ha solcato qualche velodromo, vissuto, segnato dal tempo, dalla fatica e dalle cadute, è un "plus" che a una bici prodotta su larga scala in un mega-stabilimento taiwanese decisamente manca.

Invece i modelli nuovi che ho visto in negozio sono davvero bellissimi. Delle vere e proprie "special", costruite con componenti di altissimo pregio, curate nella realizzazione sotto l'aspetto tecnico, ma anche con molto buon gusto (secondo me).
Il sito del negozio è
www.urbansolutions.fr

Non ho fatto foto, la signorina in negozio mi ha detto che tutti i modelli in vendita sarebbero stati presenti sul sito. Non è vero! Purtroppo i modelli che mi hanno colpito di più sul sito non ci sono. In particolare, dei telai di una impronunciabile marca forse olandese (Van Den e qualcos'altro), costruiti senza tubo verticale, cioè con la sella "sospesa" all'estremità del tubo orizzontale (come le vecchie Softride, per chi le conosce).
Altra cosa che mi ha colpito: la trasmissione a cinghia. Silenziosissima e leggera, non necessita di alcuna manutenzione e la durata è praticamente eterna. Necessita però di un telaio specifico, che possa essere aperto nel carro posteriore visto che la cinghia non può essere smagliata.

Certo, lo spirito originario (costo zero, riciclaggio, etc etc) è andato perso. I costi sono alti, ed i componenti tutti decisamente hi-tech. Inoltre mentre un "cancello" legato ad un palo in città non te lo ruba nessuno, la bici "spaziale" te la fottono eccome.
Il risultato però è molto gradevole, ci ho visto qualche parallelismo con il mondo del custom (es. personalizzazione estrema) e non escludo di farmi prima o poi una bici del genere da usare in città o per andare al lavoro.

Joker
03-11-2011, 08:26
Lo scatto fisso è una moda nata già da qualche anno, ma si tratta di una moda perchè io lo trovo molto pericoloso in città, senza contare che devi avere delle gambe ben allenate per frenare in discesa con lo scatto fisso.

La trasmissione a cinghia l'ho già vista, non ricordo però la marca (o Cannondale o Specialized, non ricordo.)

Comunque queste bici sono veramente belle, continuo però a preferire una vecchia bianchi da corsa riadattata per la città.

:happy5:

Mazér
03-11-2011, 08:29
Stefano, dai un'occhiata qui:

http://www.movimentofisso.it/

sito bellissimo!

quest'inverno se non ho altro da fare metto mano a un vecchio telaio Legnano, con forcellini orizzontali, appeso da anni nel mio garage :happy7:

ste71
03-11-2011, 08:54
Lo scatto fisso è una moda nata già da qualche anno, ma si tratta di una moda perchè io lo trovo molto pericoloso in città, senza contare che devi avere delle gambe ben allenate per frenare in discesa con lo scatto fisso.

La trasmissione a cinghia l'ho già vista, non ricordo però la marca (o Cannondale o Specialized, non ricordo.)

Comunque queste bici sono veramente belle, continuo però a preferire una vecchia bianchi da corsa riadattata per la città.

:happy5:

Sono perfettamente d'accordo con te :ok:
Ho corso in pista, e ho usato bici con pignone a scatto fisso anche per allenamenti specifici su strada. Però ho sempre usato bici che consentissero il montaggio del freno anteriore (sulle forcelle nate per la pista non è previsto il montaggio del corpo freno). Tuttavia pedalando con accortezza, e quando hai "metabolizzato" il meccanismo per frenare (rallentare) con e gambe, il freno anteriore non lo usi più. Tranne in caso di emergenza, ed è per questo che sicuramente ce lo lascerei. Anche le bici in negozio infatti nascevano con il freno anteriore già montato. Concordo che con la sicurezza non si può scherzare.

Cannondale non credo, Specialized sicuramente si. Credo si chiami District o qualcosa del genere. Ma non mi piace per niente, non ha alcun fascino e non la vorrei manco regalata.

In realtà ho già quasi tutto il necessario per costruirmi il mezzo: ho il telaio e forcella (anche se è un genere un po' moderno che esteticamente non mi entusiasma), un paio di ruote a raggi già costruite, una coppia di mozzi Campagnolo a flangia alta (rari e quasi da collezionista, bellissimi: se trovo una coppia di cerchi altrettanto "speciali" mi faccio una nuova coppia di ruote).
Ho anche reggisella, sella, manubrio e attacco manubrio, ma non vanno bene per quello che ho in mente. Per sella voglio necessariamente una Brooks, mentre per gli altri componenti non ho ancora le idee chiare.
La trasmissione non ce l'ho più, ho regalato pignoni filettati, catena, pedaliera e corone ad un amico che ha continuato a correre in pista quando io ho smesso. Le trasmissioni specifiche per pista sono diverse da quelle "normali": sono maggiorate per resistere a sollecitazioni maggiori. Per un uso normale andrebbe benissimo una trasmissione stradale, ma sul mozzo da pista si può montare solo un pignone da pista, il quale ti vincola nella scelta della catena, quindi della corona, quindi della pedaliera (il giro bulloni delle corone da pista ha uno standard tutto suo). Quindi se voglio usare i mozzi che ho, sono obbligato anche con la trasmissione....




Stefano, dai un'occhiata qui:

http://www.movimentofisso.it/

sito bellissimo!

quest'inverno se non ho altro da fare metto mano a un vecchio telaio Legnano, con forcellini orizzontali, appeso da anni nel mio garage :happy7:

Conosco benissimo quel sito, ho seguito le varie evoluzioni dal 2004 :happy3:
Ma loro sono dei veri e propri talebani del fisso! Non mi piacciono alcune loro posizioni particolarmente estreme, né alcuni dei loro atteggiamenti, né alcune manifestazioni che in passato hanno organizzato o comunque sponsorizzato e avallato. Ciononostante alcuni racconti e aneddoti sul loro sito sono davvero interessanti, e li leggo volentieri :ok:

Per il telaio Legnano, giassai :ok:

vecchioalle
03-11-2011, 09:13
senza freni non mi pare una grande idea

Hedonism
03-11-2011, 09:34
secondo me e' già impegnativo il "contropedale"... lo scatto fisso e' una moda acquisita dai "corrieri" Ammmericani, che sfruttano la leggerezza e l'agilità delle bici da pista (che hanno misure molto particolari), però sta gente stava sulla bici 10 ore al giorno, affinando una tecnica che difficilmente si puo' acquisire nell'uso "urbano" e modesto di un utente XY

inoltre le coperture così sottili, non sono proprio il massimo per chi deve attraversare i nostri centri storici con pavimentazioni d'epoca.

io ho optato per questa

http://vanmoof.com/shop/catalog/images/vanmoof%20No%203%20Carrier+sexy%20side%20view%20a4 %2072dpi.jpg

ha le gomme cicciotte, quasi come i Big Apple, la superficie di appoggio e' comunque ridotta, ma la spalla molto alta assorbe le imperfezioni

inoltre secondo me e' un bell'oggetto

migs
03-11-2011, 09:42
sono oggetti bellissimi e ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche... però mi è capitato di fare un giro su una messenger a scatto fisso purissima senza freni e ancora un po' mi ammazzo e soprattutto mi distruggo il ginocchio ricostruito e rieducato con tanta fatica...

Mazér
03-11-2011, 09:45
secondo me e' già impegnativo il "contropedale"... lo scatto fisso e' una moda acquisita dai "corrieri" Ammmericani, che sfruttano la leggerezza e l'agilità delle bici da pista (che hanno misure molto particolari), però sta gente stava sulla bici 10 ore al giorno, affinando una tecnica che difficilmente si puo' acquisire nell'uso "urbano" e modesto di un utente XY

inoltre le coperture così sottili, non sono proprio il massimo per chi deve attraversare i nostri centri storici con pavimentazioni d'epoca.

io ho optato per questa

http://vanmoof.com/shop/catalog/images/vanmoof%20No%203%20Carrier+sexy%20side%20view%20a4 %2072dpi.jpg

ha le gomme cicciotte, quasi come i Big Apple, la superficie di appoggio e' comunque ridotta, ma la spalla molto alta assorbe le imperfezioni

inoltre secondo me e' un bell'oggetto


ma chi sei, Ninetto Davoli?


http://www.youtube.com/watch?v=fjdhYuMvypg


:talk1::talk1::talk1:

(scherzi a parte, bella bici:ok:)

ste71
03-11-2011, 10:06
sono oggetti bellissimi e ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche... però mi è capitato di fare un giro su una messenger a scatto fisso purissima senza freni e ancora un po' mi ammazzo e soprattutto mi distruggo il ginocchio ricostruito e rieducato con tanta fatica...


E' una pedalata alla quale ti devi abituare, richiede una coordinazione neuromuscolare che non è proprio intuitiva.
Già partire e fermarsi è diverso, e le prime volte richiede un po' di attenzione. Gabbiette fermapiedi, o pedali a sgancio complicano ulteriormente le cose (ma una volta in moto aiutano nel "sentire" la bici).
In compenso è una pedalata "piacevole" (se così si può definire un'azione comunque faticosa) perché trasmette delle sensazioni un po' diverse da una bici normale.
La bici, se parliamo di un modello derivato dalla pista, nel suo complesso è estremamente reattiva, sia per le geometrie del telaio, sia perché la trasmissione diretta dà un senso di prontezza che le altre bici non hanno.
Una volta digerito il movimento, si riesce a far tutto senza freni. Io anche in allenamento su strada facevo tutto con le gambe, anche le frenate un po' più impegnative (ma comunque "prevedibili") e le discese.
Quello dove la frenata andrebbe in crisi è nella "panic stop", ed è per quello che il freno davanti non l'ho mai tolto.

hciomi
03-11-2011, 12:22
Io ero a San Francisco nel 2006 e già ne giravano parecchie, tanti ragazzi pony express per documenti, tra l'atro viste le altimetrie della città non immagino neanche la fatica dei principianti.......

essepi
03-11-2011, 14:19
Ecco un simpatico video dei ragazzi di MASH ( la cinelli produce una bici con i loro colori ) che vanno a trovare Lance e fanno una pedalata insieme.
Nel video si evidenzia molto bene il tipo di pedalata con lo scatto fisso che fatta ad Austin è sicuramente facile ma sulle crete senesi mica tanto :happy4:
Concordo con Ste che queste bici prodotte ex novo non hanno molto senso, perdono la loro natura custom , di telai , cerchi, copertoncini, e quant'altro assemblato per il semplice gusto estetico che è la vera natura del custom.


http://youtu.be/aNCPEzdZs5s

Born2be
03-11-2011, 14:31
Io guido una Atala manhattan
Single speed con rocchetto a doppia funzione, fisso e non.
Ciau

ste71
03-11-2011, 14:48
Ecco un simpatico video dei ragazzi di MASH ( la cinelli produce una bici con i loro colori ) che vanno a trovare Lance e fanno una pedalata insieme.
Nel video si evidenzia molto bene il tipo di pedalata con lo scatto fisso che fatta ad Austin è sicuramente facile ma sulle crete senesi mica tanto :happy4:
Concordo con Ste che queste bici prodotte ex novo non hanno molto senso, perdono la loro natura custom , di telai , cerchi, copertoncini, e quant'altro assemblato per il semplice gusto estetico che è la vera natura del custom.


http://youtu.be/aNCPEzdZs5s


Bel video :ok:
Anche se a vedere loro sembra tutto così facile, e nella realtà invece NON lo è, nemmeno per me che occasionalmente ho corso in pista e con una certa regolarità mi allenavo su strada col fisso.
Oltre alla abilità nel controllo, per sviluppare quelle velocità con rapporti così corti bisogna avere una agilità di pedalata che si raggiunge solo con tantissima pratica.
Quelli nel video sono tutti senza freni.
I saliscendi quando hai una certa dimestichezza non sono un problema, né la salita né la discesa. Anzi è proprio lì il bello :happy7:
Ovviamente non puoi pennellare i tornanti in discesa, né piegare troppo perché non potendo tenere il pedale interno alla curva sollevato si toccherebbe sull'asfalto, anche se le bici da pista hanno il movimento di centro un po' rialzato per non toccare il suolo quando si percorrono le paraboliche del velodromo a bassa velocità.

Non ho mai provato a fare lo skid come fanno i ragazzacci nel video.... troppo "extreme" :happy4:
Qualche pazzo scatenato organizza anche delle gare in città attraverso il traffico urbano, rigorosamente su bici a scatto fisso e senza freni.... qualcosa tipo questa roba qua :help:


http://www.youtube.com/watch?v=34GtuSB6DQM

max-Sportster
03-11-2011, 14:54
Io guido una Atala manhattan
Single speed con rocchetto a doppia funzione, fisso e non.
Ciau

Ah certo... bel passo in avanti che hai fatto!
Sient ma quale rocchetto e scatto fisso... Tu l'ultima volta a Manhattan guidavi o Gay Pride! Grandissm ricch... non ti fai sentire più eeeh!?

essepi
03-11-2011, 15:11
infatti sono dei pazzi, avevo già visto video analoghi e devo dire che zigzagare tra i macchinoni americani a quelle volocità è da folli.
Mi è piaciuto Lance che quando allunga ha una pedalata bellissima e una naturalezza impressionante, mi ricorda quando quì sul lungo lago incontri Rasmussen o Cunego, hanno una leggerezza e una fluidità fuori dal comune.

ste71
03-11-2011, 15:47
infatti sono dei pazzi, avevo già visto video analoghi e devo dire che zigzagare tra i macchinoni americani a quelle volocità è da folli.
Mi è piaciuto Lance che quando allunga ha una pedalata bellissima e una naturalezza impressionante, mi ricorda quando quì sul lungo lago incontri Rasmussen o Cunego, hanno una leggerezza e una fluidità fuori dal comune.

Vero.
Tutti i professionisti - chi più chi meno - oltre all'allenamento "fisico" curano molto anche la tecnica di pedalata e compiono esercizi specifici per ottimizzare il gesto. L'obiettivo è migliorare il rendimento della pedalata. Lance, che era un vero maniaco sotto questi aspetti, aveva una pedalata contemporaneamente potente ed agile, ed incredibilmente elegante a vedersi. Negli ultimi anni nessuno su strada aveva l'agilità che aveva lui. Pedalare in agilità è relativamente facile, anche io con esercizi specifici riuscivo a pedalare a cadenze elevatissime, ma solo in scioltezza o dietro moto. Il difficile è sviluppare elevate potenze ad alte cadenze, lì anche il professionista "normale" va in crisi. E' qui che emergono le doti dei pistard, che passano allegramente i 70 km/h con dei rapporti che per lo stradista sono assurdamente corti.

Cunego in questo periodo probabilmente lo vedi già a fare esercizi specifici col rapporto fisso, anche lui è un "fissato del fisso" per la preparazione invernale.
Di The Chicken Rasmussen ho un ricordo troppo vago, impressionò tutti per le mirabolanti imprese al Tour del 2007 quando, in maglia gialla e con un solido distacco sul secondo, fu caldamente invitato dalla sua stessa squadra a ritirarsi spontaneamente dalla competizione per manifesta (e sospetta) superiorità.... :happy4:

Born2be
03-11-2011, 16:09
Ah certo... bel passo in avanti che hai fatto!
Sient ma quale rocchetto e scatto fisso... Tu l'ultima volta a Manhattan guidavi o Gay Pride! Grandissm ricch... non ti fai sentire più eeeh!?

Cia CAROOOOO, very proud of my gay pride :)
sono appena tornato da uno dei miei viaggi. 32 giorni in giro per il globo (e non scherzo ho materialmente fatto il giro del mondo,Roma- USA- CINA attraverso il pacifico-Australia- Roma) per questo non mi avete sentito.
Cmq ho tante novità, quando ti fai vedere al sud? Vi lascerò tutti a bocca aperta :)

essepi
03-11-2011, 16:18
Ricordo , anzi precisamente è stato allontanato perchè diceva le bugie, doveva essere in Messico ed invece prezzemolino Cassani si ricordava di averlo visti sullo Stelvio a fare ripetute . . che teatrino :happy4::happy4:

Britannico
03-11-2011, 16:42
Sinceramente non ho capito perché lo scatto fisso, cosa ci si guadagna... mi sembra un po' troppo moda :mm:

willieroero
03-11-2011, 16:46
il nostro Fulvio "Cashbah" è un esperto di scatto fisso in quel di Milano :happy3:

xclode
03-11-2011, 17:11
Vero.
Tutti i professionisti - chi più chi meno - oltre all'allenamento "fisico" curano molto anche la tecnica di pedalata e compiono esercizi specifici per ottimizzare il gesto. L'obiettivo è migliorare il rendimento della pedalata. Lance, che era un vero maniaco sotto questi aspetti, aveva una pedalata contemporaneamente potente ed agile, ed incredibilmente elegante a vedersi. Negli ultimi anni nessuno su strada aveva l'agilità che aveva lui. Pedalare in agilità è relativamente facile, anche io con esercizi specifici riuscivo a pedalare a cadenze elevatissime, ma solo in scioltezza o dietro moto. Il difficile è sviluppare elevate potenze ad alte cadenze, lì anche il professionista "normale" va in crisi. E' qui che emergono le doti dei pistard, che passano allegramente i 70 km/h con dei rapporti che per lo stradista sono assurdamente corti.

Cunego in questo periodo probabilmente lo vedi già a fare esercizi specifici col rapporto fisso, anche lui è un "fissato del fisso" per la preparazione invernale.
Di The Chicken Rasmussen ho un ricordo troppo vago, impressionò tutti per le mirabolanti imprese al Tour del 2007 quando, in maglia gialla e con un solido distacco sul secondo, fu caldamente invitato dalla sua stessa squadra a ritirarsi spontaneamente dalla competizione per manifesta (e sospetta) superiorità.... :happy4:

Vediamo come stai a memoria : ti ricordi di come pedalava e che posizione teneva Gianni Bugno?

xclode
03-11-2011, 17:15
Sinceramente non ho capito perché lo scatto fisso, cosa ci si guadagna... mi sembra un po' troppo moda :mm:

infatti ..per i comuni mortali e' solo ed esclusivamente " moda "
mentre per i ciclisti e' una tecnica di allenamento che veniva in passato molto usata ..ora meno , per la strada , mentre su pista...bhe li :happy7:

ste71
03-11-2011, 17:30
Vediamo come stai a memoria : ti ricordi di come pedalava e che posizione teneva Gianni Bugno?

Ho cominciato a seguire il ciclismo poco dopo l'era di Bugno, e l'ho visto in azione solo in immagini di repertorio, ma non avendolo seguito in corsa non posso dire di essere stato un suo tifoso.
Quello che mi stupiva della sua pedalata, per quel poco che ricordo, era la naturalezza e l'apparente facilità anche nei momenti di massimo sforzo. Non si riusciva mai a capire se fosse a tutta, o se avesse ancora margine. Mi pare stesse quasi sempre seduto. Rapporto abbastanza duro, ma una pedalata comunque bella a vedersi. Non a caso, oltre che per le vittorie impressionanti (per numero e qualità) viene ricordato anche per lo stile.
Per quel che riguarda gli aspetti tattici, era imprevedibile: capace di attaccare in qualsiasi momento, di lanciarsi in fughe da lontano o aspettare la sparata finale, in pianura o in salita. Forte sul passo e sullo scatto, su qualsiasi terreno, in corse a tappe e classiche da un giorno. E poi uno che prende la maglia rosa il primo giorno e se la tiene addosso fino alla fine, non può essere che un mito.

ste71
03-11-2011, 18:08
Sinceramente non ho capito perché lo scatto fisso, cosa ci si guadagna... mi sembra un po' troppo moda :mm:

Di sicuro c'è un discorso legato alla moda, che non è solo dovuto all'avere il fisso in sé per sé, ma anche al fatto che questo comporta la possibilità di alleggerire la bici di cambio, deragliatore, pignoni, doppia corona e freno posteriore (per gli scriteriati anche l'anteriore), nonché di usare un telaio da pista e quindi privo di supporto cambio, passacavi etc etc.
Esteticamente è una bici "pulitissima" ed essenziale, senza orpelli di alcun genere (a parte il freno davanti che conviene sempre lasciare).

Più che una moda, c'è una specie di filosofia alle spalle che coinvolge diversi campi.

La pedalata è diversa. Ti obbliga a far girare sempre le gambe, anche in curva e in discesa. Sei contemporaneamente motore e freno del mezzo. Per chi non ha mai provato, il timore è comprensibile e giustificato. Ma quando prendi un po' di confidenza, è piacevole e divertente. Con i rapporti giusti ed un po' di allenamento non si hanno problemi sulla maggior parte dei percorsi (partire da fermo su una rampa di garage potrebbe essere un problema) ma per i percorsi urbani normalmente si va dappertutto. Considera che tutto è nato a San Francisco, che è tutto un saliscendi.

docelektro
03-11-2011, 18:19
dall'82 all'84 ho avuto una bmx a trascinamento fisso si era rotta la dentarella nel mozzo (quella i freni li aveva però) e poi ne ho avuta una da freestyle che potevi "innestare" per fare il dannato sui marciapiedi.
Sono cose che reputo poco utili ma belle per provare. Oggi per me una bici è fatta un pò diversa
-ruote larghe
-dischi da 8 pollici
-doppie piastre
-200 mm di escursione.

Sono le uniche che non distruggo e quando ho visto una bici da corsa finire in un tombino e fare il botto sono stato contento di avere speso tre milioni di lire per una cosa eterna

bravado
03-11-2011, 18:24
A me piacciono moltissimo le bici a scatto fisso per la loro essenzialità, niente cavi, fanali feni etc. Tra l'altro tra una riparazione allo Shovel, al chopper e alla cadillac ho trovato il tempo di costruimene una. Pericolosissime da usare in città, io aggiunto un piccolo freno anteriore, comunque ieri sono caduto lo stesso per evitare la classica vecchietta che attraversa senza guardare! :talk1::talk1::talk1::talk1::talk1:

xclode
03-11-2011, 18:37
Ho cominciato a seguire il ciclismo poco dopo l'era di Bugno, e l'ho visto in azione solo in immagini di repertorio, ma non avendolo seguito in corsa non posso dire di essere stato un suo tifoso.
Quello che mi stupiva della sua pedalata, per quel poco che ricordo, era la naturalezza e l'apparente facilità anche nei momenti di massimo sforzo. Non si riusciva mai a capire se fosse a tutta, o se avesse ancora margine. Mi pare stesse quasi sempre seduto. Rapporto abbastanza duro, ma una pedalata comunque bella a vedersi. Non a caso, oltre che per le vittorie impressionanti (per numero e qualità) viene ricordato anche per lo stile.
Per quel che riguarda gli aspetti tattici, era imprevedibile: capace di attaccare in qualsiasi momento, di lanciarsi in fughe da lontano o aspettare la sparata finale, in pianura o in salita. Forte sul passo e sullo scatto, su qualsiasi terreno, in corse a tappe e classiche da un giorno. E poi uno che prende la maglia rosa il primo giorno e se la tiene addosso fino alla fine, non può essere che un mito.

e meno male che l hai visto solo in immagini di repertorio :bigeyes:............... l hai descritto al millimetro :happy6::happy6: :ok:

immaginalo sullo scatto fisso.............

maverick03
03-11-2011, 21:23
potendo disporre dei polpaccetti di Tom Platz.....e' tutto piu' facile!!!:happy4::happy4::happy4:20305

xclode
03-11-2011, 21:26
potendo disporre dei polpaccetti di Tom Platz.....e' tutto piu' facile!!!:happy4::happy4::happy4:20305

un umanoide del genere non fa un metro in bici:happy7:

Britannico
03-11-2011, 23:44
Di sicuro c'è un discorso legato alla moda, che non è solo dovuto all'avere il fisso in sé per sé, ma anche al fatto che questo comporta la possibilità di alleggerire la bici di cambio, deragliatore, pignoni, doppia corona e freno posteriore (per gli scriteriati anche l'anteriore), nonché di usare un telaio da pista e quindi privo di supporto cambio, passacavi etc etc.
Esteticamente è una bici "pulitissima" ed essenziale, senza orpelli di alcun genere (a parte il freno davanti che conviene sempre lasciare).

Più che una moda, c'è una specie di filosofia alle spalle che coinvolge diversi campi.

La pedalata è diversa. Ti obbliga a far girare sempre le gambe, anche in curva e in discesa. Sei contemporaneamente motore e freno del mezzo. Per chi non ha mai provato, il timore è comprensibile e giustificato. Ma quando prendi un po' di confidenza, è piacevole e divertente. Con i rapporti giusti ed un po' di allenamento non si hanno problemi sulla maggior parte dei percorsi (partire da fermo su una rampa di garage potrebbe essere un problema) ma per i percorsi urbani normalmente si va dappertutto. Considera che tutto è nato a San Francisco, che è tutto un saliscendi.


E' proprio la filosofia che non capisco, se parliamo di estetica è chiaro. E' come vedere una moto senza frecce, targa, fanaloni vari e tutto il superfluo. Però il sito italiano linkato mi ha incuriosito perché partiva ad analizzare quanto la bicicletta sia sottovalutata come mezzo di trasporto, portando molti verso la ciccionite acuta (mi sento chiamato in causa :happy4:), sostenendo che in realtà si può caricare molto peso se ben distribuito e quindi può essere degna sostituta dell'auto. E fin qui tutto ok, questa visione un po' radical ma molto affascinante mi prende. Poi vedo che si passa dalla foto di un povero orientale che si carica la casa sulla bici a dei mezzi senza luci, senza freni, senza cambio, senza campanello, in pratica non hanno un minimo di dtazione di comfort o sicurezza. Niente cestello, niente portapacchi, solo telai da corsa, due ruote e una catena. Allora come mai uno che si carica la casa sulla bici ha paura di mettere un paio di chili di sicurezza? Come si fa a scoprire la città senza un catarinfrangente o dei fanali? come si avvisano i pedoni nelle vie chiuse al trafico senza un campanello? come si fa ad evitare di affondare nei binari del tram con delle gomme così strette? insomma, mi sembrano più adatte a fare poche centinaia di metri per andare a prendere l'aperitivo al bar, a patto di non incontrare binari, di viaggiare di giorno e di non dover rischiare frenate d'emegenza... :mm:

franco62
04-11-2011, 05:57
...no..la Specialized si chiama Langster...e ce l'ho.....quella con la cinghia è una Trek e si chiama District...e ce l'ho...la Van Moof n. 3 ce l'ho!
Assieme ad altre 40!
Che sborone che sono!

docelektro
04-11-2011, 06:08
Sulla sicurezza in bici si potrebbe dire tutto e il contarrio di tutto.
Quando giro con il mio panzer (una specialized da downhill) per il paese i freni servono,specialmente per evitare il cane "ciliegino" di turno. O per il nonnetto in auto.
Quando si vanno a fare le pedalate "ecologiche" (e per andare giù usiamo furgoni e auto non kat) a cuneo nel parco,io e gli altri local veniamo spesso "osservati" perchè abbiamo mezzi un pò ....rustici.
Sulla mia ho i fari (con btr ricaricabile al piombo da 6V 4 AH)ma non ho il campanello (di solito con una bestemmia o un rutto si spostano). Per non mettere il giubbottino giallo schifo la bici di notte NON esce dal paese,o se ci devo uscire passo nei campi. Ma di solito non vado distante,è umido!

ste71
04-11-2011, 07:44
potendo disporre dei polpaccetti di Tom Platz.....e' tutto piu' facile!!!:happy4::happy4::happy4:20305

Ho fatto l'ultima corsa nel 2010, e le uscite in bici che faccio adesso sono più piacevoli giretti che allenamenti veri e propri, non sono assolutamente in forma. Ma se questo Tom Platz sulla bici riesce a tenere la mia ruota in pianura o in salita, mi mangio la sella e con la sega a ferro faccio tutte rondelle del mio telaio :happy4:




E' proprio la filosofia che non capisco, se parliamo di estetica è chiaro. E' come vedere una moto senza frecce, targa, fanaloni vari e tutto il superfluo. Però il sito italiano linkato mi ha incuriosito perché partiva ad analizzare quanto la bicicletta sia sottovalutata come mezzo di trasporto, portando molti verso la ciccionite acuta (mi sento chiamato in causa :happy4:), sostenendo che in realtà si può caricare molto peso se ben distribuito e quindi può essere degna sostituta dell'auto. E fin qui tutto ok, questa visione un po' radical ma molto affascinante mi prende. Poi vedo che si passa dalla foto di un povero orientale che si carica la casa sulla bici a dei mezzi senza luci, senza freni, senza cambio, senza campanello, in pratica non hanno un minimo di dtazione di comfort o sicurezza. Niente cestello, niente portapacchi, solo telai da corsa, due ruote e una catena. Allora come mai uno che si carica la casa sulla bici ha paura di mettere un paio di chili di sicurezza? Come si fa a scoprire la città senza un catarinfrangente o dei fanali? come si avvisano i pedoni nelle vie chiuse al trafico senza un campanello? come si fa ad evitare di affondare nei binari del tram con delle gomme così strette? insomma, mi sembrano più adatte a fare poche centinaia di metri per andare a prendere l'aperitivo al bar, a patto di non incontrare binari, di viaggiare di giorno e di non dover rischiare frenate d'emegenza... :mm:

Quelli di Rotafixa non sono appassionati di bici a scatto fisso, sono dei fondamentalisti nonché in molti casi dei pazzi furiosi da rinchiudere in manicomio (secondo me). E' come se tu volessi saperne di più sull'Islam, e chiedessi spiegazioni al Mullah Omar.
Quella della bici come mulo da soma per me è una stronzata grossa come una casa, diciamo una "forzatura" per usare un eufemismo. Seguo ogni tanto il loro sito dal 2004, e apprezzo solo una parte del suo contenuto.
Contrariamente a quanto traspare dalle loro pagine e dai loro racconti, in bici ci si fa male, e di brutto. Anche quelli tecnicamente bravi. Anche quelli di rotafixa. Solo che per loro fa parte del gioco, la città è la loro giungla, le auto, il tram, i pedoni, i semafori rossi ed i sensi unici sono tutti nemici da combattere. E nello scontro ci può scappare di farsi un po' male.
I binari? Una trappola messa apposta lì per loro. Va saltata in corsa.
I pedoni sulle strisce? Fanteria nemica per rallentare la tua corsa. Vanno schivati ad alta velocità, passandogli più vicino possibile.
Le auto? Artiglieria pesante, goffa e lenta nel traffico dell'ora di punta. Il conducente va deriso, facendogli capire che è lui quello che non ha capito nulla.
La notte è amica. Il rotafissaro adora riappropriarsi della "sua" città di notte, quando il "nemico" rallenta la sua attività bellica.

Ti consiglio di leggere il racconto a questo link (http://204.73.203.34/fisso/solotesto/txtvel03roma.htm), puoi avere un'idea di quella che è la loro filosofia.


Per le persone "normali" invece una bici di questo genere può avere comunque un senso, perché (oltre l'aspetto estetico, che è decisamente accattivante) è veramente piacevole da condurre. E' scomoda se intendi utilizzarla come una bici da passeggio normale. Le asperità devi assorbirle ammortizzando con le gambe e sollevando il sedere dalla sella, solchi e binari li devi saltare, il non-uso del freno (dando per scontato di avere quello davanti, e di imporsi di non usarlo per le frenate "normali") richiede una guida molto attenta e per certi versi stimolante, etc etc.
Poi c'è il discorso del riciclaggio di componenti destinati alla rottamazione (non valido per le "special" da vetrina). E poi ovviamente fa un po' figo......

ste71
04-11-2011, 08:02
...no..la Specialized si chiama Langster...e ce l'ho.....quella con la cinghia è una Trek e si chiama District...e ce l'ho...la Van Moof n. 3 ce l'ho!
Assieme ad altre 40!
Che sborone che sono!


E meno male che pensavo di essere io quello malato :happy4:
La bici dal nome impronunciabile che non ricordo non è Van Moof, ma molto più complicato. Non sono telai tradizionali a diamante, manca il tubo verticale che normalmente sorregge la sella. Questa è ancorata all'estremità del tubo orizzontale, e visivamente risulta sospesa nel vuoto.

=faffo=
04-11-2011, 09:29
ma le bici a ruota fissi quanti denti hanno su corona e pignone?
e quelle con trasmissione a cinghia?

vecchioalle
04-11-2011, 10:08
più leggo gli interventi e meno capisco il perchè non si mettano i freni alle biciclette.
estetica pulita? ma per favore.....se mi venisse addosso un cretino che va in bici senza freni gliel'attorciglierei al collo.

dave 76
04-11-2011, 10:32
Bella sta Vanmoof!!! Certo 13 kg non sono pochi....
Mi piace l' idea della cinghia (peccato che la Vanmoof non l' abbia) pedalare nel silenzio, senza doverti sporcare i pantaloni con il grasso della catena non sarebbe male :)
Dave

ste71
04-11-2011, 10:41
ma le bici a ruota fissi quanti denti hanno su corona e pignone?
e quelle con trasmissione a cinghia?

Con le trasmissioni a catena c'è un'ampia gamma di pignoni e corone. Tra materiali specifici per la pista, o di derivazione stradale/turistica riadattati per essere montati sul mozzo a scatto fisso, si trova di tutto e puoi realizzare qualsiasi combinazione. I limiti diventano il girobulloni della pedaliera (a seconda del diametro, non puoi scendere al di sotto di un certo numero di denti) e la lunghezza della catena: non essendoci il tendicatena, l'unica regolazione è il forcellino orizzontale che consente di allontanare o avvicinare la ruota all'asse della pedaliera. Ovviamente si possono anche togliere delle maglie, se necessario.
Dovessi farla per me per girare/passeggiare in città, penso che vorrei un 46x17 o qualcosa del genere (dipende anche da cosa riuscirei a trovare). I pistard usano rapporti cortissimi in proporzione alle velocità che sviluppano (es. 51x15, tieni presente che uno stradista quelle velocità le fa con un 53x11), ma per un uso cittadino sarebbero troppo lunghi. Un rapporto corto ti obbliga a smulinare di gambe per fare velocità mentre uno lungo ti resta ostico nelle partenze e nei tratti in salita.

Per le trasmissioni a cinghia non so, visivamente mi sembra che pignoni e corona siano mediamente più piccoli probabilmente perché gli attriti sono minori, e quindi si possono ridurre le dimensioni senza problemi di rendimento. Questo non impedisce di utilizzare gli stessi rapporti che useresti con la trasmissione a catena.



più leggo gli interventi e meno capisco il perchè non si mettano i freni alle biciclette.
estetica pulita? ma per favore.....se mi venisse addosso un cretino che va in bici senza freni gliel'attorciglierei al collo.

Perché nelle bici a scatto fisso si frena la ruota posteriore rallentando la pedalata. Le pedivelle sono sempre collegate al movimento della ruota. Chi ha tecnica e padronanza del mezzo riesce a fare scodate, derapate e arrestarsi in spazi molto stretti, come o anche meglio rispetto al freno posteriore tradizionale. In pista si corre così, è vietato l'uso di freni.
Ovviamente il freno davanti aggiunge un bel margine di sicurezza, a mio avviso indispensabile per girare in strada. Finora non mi pare di avere letto nessuno che abbia suggerito di toglierlo, anzi.
Poi nel mondo ci sono anche i pazzi e gli sciagurati, ma questa è un'altra storia.

Se ti viene addosso uno senza freni fai bene a menarlo perché se lo merita, ma statisticamente è più facile trovare un cretino alla guida di un mezzo a motore che va addosso ad uno in bici.

vecchioalle
04-11-2011, 13:39
Perché nelle bici a scatto fisso si frena la ruota posteriore rallentando la pedalata. Le pedivelle sono sempre collegate al movimento della ruota. Chi ha tecnica e padronanza del mezzo riesce a fare scodate, derapate e arrestarsi in spazi molto stretti, come o anche meglio rispetto al freno posteriore tradizionale. In pista si corre così, è vietato l'uso di freni.
Ovviamente il freno davanti aggiunge un bel margine di sicurezza, a mio avviso indispensabile per girare in strada. Finora non mi pare di avere letto nessuno che abbia suggerito di toglierlo, anzi.
Poi nel mondo ci sono anche i pazzi e gli sciagurati, ma questa è un'altra storia.

Se ti viene addosso uno senza freni fai bene a menarlo perché se lo merita, ma statisticamente è più facile trovare un cretino alla guida di un mezzo a motore che va addosso ad uno in bici.

grazie delle spiegazioni ste.
sono d'accordo con te sulla percentuale di cretini. d'altro canto, salvo che in alcune realtà locali, mi pare che i conducenti di un mezzo a motore siano molti di più dei ciclisti. e comunque non ho sentito nessuno tessere le lodi dell'uso stradale delle moto da speedway....
sarà l'età avanzata, ma quando sento parlare di rinunce volute ad apparati di sicurezza primari come i freni per priorità risibili come "l'estetica pulita" tendo ad alterarmi...

Hedonism
04-11-2011, 14:10
Bella sta Vanmoof!!! Certo 13 kg non sono pochi....
Mi piace l' idea della cinghia (peccato che la Vanmoof non l' abbia) pedalare nel silenzio, senza doverti sporcare i pantaloni con il grasso della catena non sarebbe male :)
Dave

c'e' il paracatena quindi non ci si sporca affatto, inoltre, non so se in foto si vede (il modello base ne e' sporvvista) ma io ho preso quella con cambio shimano INTERNO AL MOZZO a 3 velocità, quindi niente tendicatena che dondola per compensare la lunghezza della catena.

http://www.cicliblume.it/site/images/stories/accessori/cambio_integrato_mozzo.jpg

L' UOMO NERO
16-11-2011, 18:48
...no..la Specialized si chiama Langster...e ce l'ho.....quella con la cinghia è una Trek e si chiama District...e ce l'ho...la Van Moof n. 3 ce l'ho!
Assieme ad altre 40!
Che sborone che sono!

Franco alla tua età fa male andare in bicicletta ehehehehe torna sulla springa che è meglio ehehehehehhe, ciao

giovanni s
16-11-2011, 19:35
Lo scatto fisso è una moda nata già da qualche anno, ma si tratta di una moda perchè io lo trovo molto pericoloso in città, senza contare che devi avere delle gambe ben allenate per frenare in discesa con lo scatto fisso.

La trasmissione a cinghia l'ho già vista, non ricordo però la marca (o Cannondale o Specialized, non ricordo.)

Comunque queste bici sono veramente belle, continuo però a preferire una vecchia bianchi da corsa riadattata per la città.

:happy5:

quoto.la bici da corsa old style è un ottimo compromesso tra estetica e funzionalità.lo scatto fisso non è per tutti!