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Visualizza Versione Completa : TFR o fondo pensionistico?



Velosolex 1000
09-04-2011, 12:24
come da titolo fino ad oggi, dall'entrata in vigore della libera scelta, ho lasciato tutto nella società per cui lavoro (anche per fiducia).

Adesso però ho approfondito un attimo e mi sembra che ci siano più vantaggi a mettere il tfr nei fondi (i.e. detrazione fiscale...)

Cosa consigliate?

Grazie

Toro
09-04-2011, 12:54
Sono soldi tuoi,fino a che li lasci in azienda al momento del fine rapporto li potrai usare come ti pare,se li metti in un fondo pensionistico li vincoli troppo e poi che ne sai cosa succederà al fondo in futuro:no_ok:

sportyerre
09-04-2011, 15:47
lasciali li, quando te ne andrai, male che vada ti porti a casa qualcosa, che ne so, il server, un tornio, la segretaria del capo

robinightster
09-04-2011, 16:51
premetto che le risposte che hai ricevuto sono assurde.

se li metti nel fondo pensione di categoria o in un fondo pensione aperto col quale la tua azienda ha stipulato una convenzione di adesione collettiva (non fare adesioni come singolo in qualche fpa che ti propongono, rinunceresti al contributo dell'azienda) avrai solo una serie di vantaggi:
1-versando nel fondo qualcosa anche tu avrai diritto al contributo del datore di lavoro (x metalmeccanici ad es. pari a 1,20% della retribuz.annua lorda), al quale ora stai rinunciando
2-se ti licenzi e trovi un altro posto di lavoro a cui si applica il medesimo contratto di lavoro (ad es. metalmeccanici, chimici,...)basta che tu non faccia il passaggio diretto e avrai diritto ad incassare tutto il tuo malloppo(potrai sempre invece portarlo con te in ogni caso se vorrai), se cambi contratto di lavoro in ogni caso incasserai tutto
3-i soldi che metti nel fondo sono lordi (cioè non ci paghi sopra la tua aliquota marginale di tassazione), quando li incasserai pagherai al max il 15% (che nel tempo potra' ridursi sino al 9%), le aliquote irpef sono tutte maggiori(e poi finanziariamente è meglio pagare le tasse fra 20 anni che oggi: investi il lordo anziche' il netto)

4- non ci pensare un attimo ed aderisci al fondo pensione, anche perchè chi ha cominciato a lavorare da meno di 10 anni avra' una pensione equivalente a circa il 45% dell'ultimo stipendio, e li' saranno caXXi amari x molti!!!!

p.s. se hai altri dubbi scrivimi pure, se posso aiutarti a far chiarezza mi fa piacere

luisan
09-04-2011, 17:03
premetto che le risposte che hai ricevuto sono assurde.

se li metti nel fondo pensione di categoria o in un fondo pensione aperto col quale la tua azienda ha stipulato una convenzione di adesione collettiva (non fare adesioni come singolo in qualche fpa che ti propongono, rinunceresti al contributo dell'azienda) avrai solo una serie di vantaggi:
1-versando nel fondo qualcosa anche tu avrai diritto al contributo del datore di lavoro (x metalmeccanici ad es. pari a 1,20% della retribuz.annua lorda), al quale ora stai rinunciando
2-se ti licenzi e trovi un altro posto di lavoro a cui si applica il medesimo contratto di lavoro (ad es. metalmeccanici, chimici,...)basta che tu non faccia il passaggio diretto e avrai diritto ad incassare tutto il tuo malloppo(potrai sempre invece portarlo con te in ogni caso se vorrai), se cambi contratto di lavoro in ogni caso incasserai tutto
3-i soldi che metti nel fondo sono lordi (cioè non ci paghi sopra la tua aliquota marginale di tassazione), quando li incasserai pagherai al max il 15% (che nel tempo potra' ridursi sino al 9%), le aliquote irpef sono tutte maggiori(e poi finanziariamente è meglio pagare le tasse fra 20 anni che oggi: investi il lordo anziche' il netto)

4- non ci pensare un attimo ed aderisci al fondo pensione, anche perchè chi ha cominciato a lavorare da meno di 10 anni avra' una pensione equivalente a circa il 45% dell'ultimo stipendio, e li' saranno caXXi amari x molti!!!!

p.s. se hai altri dubbi scrivimi pure, se posso aiutarti a far chiarezza mi fa piacere

Bravo,una risposta che dimostra preparazione sull'argomento e con la quale concordo pienamente.

Velosolex 1000
09-04-2011, 20:00
@ toro & sportyerre

in virtù del fatto che il mio datore di lavoro èanche mio amico da 30 anni...io avevo deciso di lasciarli in azienza. Sapevo dei vantaggi per i fondi ma non avevo approfondito più di tanto.

Adesso succede questo http://www.webchapter.it/forum/showthread.php?124580-Sindacalisti-del-forum-cassa-integrazione-HELP

e quindi vedendo che l'amicizia viene in secondo piano rispetto agli interessi anche io ho approfondito alcune cose e quindi da aprile passerò al fondo.

Però come dice Robinighster



premetto che le risposte che hai ricevuto sono assurde.

se li metti nel fondo pensione di categoria o in un fondo pensione aperto col quale la tua azienda ha stipulato una convenzione di adesione collettiva (non fare adesioni come singolo in qualche fpa che ti propongono, rinunceresti al contributo dell'azienda) avrai solo una serie di vantaggi:
1-versando nel fondo qualcosa anche tu avrai diritto al contributo del datore di lavoro (x metalmeccanici ad es. pari a 1,20% della retribuz.annua lorda), al quale ora stai rinunciando
2-se ti licenzi e trovi un altro posto di lavoro a cui si applica il medesimo contratto di lavoro (ad es. metalmeccanici, chimici,...)basta che tu non faccia il passaggio diretto e avrai diritto ad incassare tutto il tuo malloppo(potrai sempre invece portarlo con te in ogni caso se vorrai), se cambi contratto di lavoro in ogni caso incasserai tutto
3-i soldi che metti nel fondo sono lordi (cioè non ci paghi sopra la tua aliquota marginale di tassazione), quando li incasserai pagherai al max il 15% (che nel tempo potra' ridursi sino al 9%), le aliquote irpef sono tutte maggiori(e poi finanziariamente è meglio pagare le tasse fra 20 anni che oggi: investi il lordo anziche' il netto)

4- non ci pensare un attimo ed aderisci al fondo pensione, anche perchè chi ha cominciato a lavorare da meno di 10 anni avra' una pensione equivalente a circa il 45% dell'ultimo stipendio, e li' saranno caXXi amari x molti!!!!

p.s. se hai altri dubbi scrivimi pure, se posso aiutarti a far chiarezza mi fa piacere

bisogna capire come muoversi....

Io sarei il solo della mia società per il momento a scegliere questa via... e quindi devo capire bene come fare---

Grazie a tutti ... :happy5:

Fantamarco
10-04-2011, 00:48
@ toro & sportyerre

in virtù del fatto che il mio datore di lavoro èanche mio amico da 30 anni...io avevo deciso di lasciarli in azienza. Sapevo dei vantaggi per i fondi ma non avevo approfondito più di tanto.

Adesso succede questo http://www.webchapter.it/forum/showthread.php?124580-Sindacalisti-del-forum-cassa-integrazione-HELP



e quindi vedendo che l'amicizia viene in secondo piano rispetto agli interessi anche io ho approfondito alcune cose e quindi da aprile passerò al fondo.
Però come dice Robinighster
bisogna capire come muoversi....
Io sarei il solo della mia società per il momento a scegliere questa via... e quindi devo capire bene come fare---

Grazie a tutti ... :happy5:


D'accordissimo con robynighster in più, visto che da quello che ho capito il tuo datore di lavoro è tuo amico e non vuoi "levargli i soldi" devi anche saper che se siete in più di 50 dipendenti i soldi glieli levanon lo stesso perchè è costretto aversarli ad un fondo di tesosreria gestito dall'INPS.

muttley71
10-04-2011, 13:12
fondo non te ne pentirai:ok:

dusk88
10-04-2011, 13:19
sono settimane che mi interesso anche io e sinceramente fino ad ora ho trovato mooolto piu' interessante il fondo. (non per fare pubblicita' ma quello delle poste italiane e davvero ottimo)....
nel fondo non perdi niente, al massimo ci guadagni, magari poco, ma e li lasci in azienda non prendi neanche un € in piu' di quell che ti spetta...
poi e' detraibile, e li puo' ritirare sempre e comunque per gli stessi motivi per cui li preleveresti lasciandoli in azienda (spese mediche e prima casa, sempre nelle percentuali concessa)

monica83
10-04-2011, 22:35
sono settimane che mi interesso anche io e sinceramente fino ad ora ho trovato mooolto piu' interessante il fondo. (non per fare pubblicita' ma quello delle poste italiane e davvero ottimo)....
nel fondo non perdi niente, al massimo ci guadagni, magari poco, ma e li lasci in azienda non prendi neanche un € in piu' di quell che ti spetta...
poi e' detraibile, e li puo' ritirare sempre e comunque per gli stessi motivi per cui li preleveresti lasciandoli in azienda (spese mediche e prima casa, sempre nelle percentuali concessa)

si.. sono d'accordo anch'io.. lo sta per fare anche il mio ragazzo e dice proprio questo..quello delle poste è moolto più interessante..
:happy3:

robinightster
11-04-2011, 05:24
si.. sono d'accordo anch'io.. lo sta per fare anche il mio ragazzo e dice proprio questo..quello delle poste è moolto più interessante..
:happy3:

...xche' ???
non conosco quello collocato dalle poste (che sicuramente sara' di terzi), ma x favore vorrei saper qule è il motivo che lo fa preferire

malvyn
11-04-2011, 06:44
Quando mi informai io la situazione era un po' diversa.
In particolare, leggendo bene il contratto del fondo di categoria (studi professionali) avevo scoperto che, in caso di licenziamento, occorre attendere 24 mese prima di accedere al fondo accumulato.
Inoltre c'èera il discorso, non proprio felice che, se si passa a miglior vita poco dopo assere andati in pensione, tutti i soldi versati vanno persi!
Con TFR in azienda invece i miei soldi sono sempre lì, se mi licenziano devono darmeli tutti e subito, e se dovessi mancare il giorno dopo essere andato in pensione i miei cari avranno tutto il malloppo.
Valuta bene e leggi i contatti!

monica83
11-04-2011, 12:06
Poste vita è un piano pensionistico individuale, in cui tu versi mensilmente una quota o anche annuale se preferisci; dal momento in cui andrai in pensione avrai una rendita mensile che si rivaluta anno dopo anno, per tutta la vita e che potrai rendere reversibile anche sul coniuge.
Puoi scegliere tu l’importo mensile e cambiarlo di anno in anno (magari per sopravvenienza eventi extra ordinari)
Inoltre se lo vorrai potrai decidere di incassare in un'unica soluzione, fino al 50% del capitale maturato, o addirittura il 100% (questa è una soluzione non sempre fattibile.. servono delle condizioni particolari da andare a leggere con cura).

In caso di decesso Posta previdenza Valore (questo è il nome) canalizza verso gli eredi il capitale versato fino a quella data, che in ogni caso non potrà essere inferiore al capitale investito aumentato dell'1,5% annuo.
Da premettere che NON CI SONO COSTI FISSI sui versamenti mensili(o annuali) o COSTI sui flussi derivanti da TFR e sui contributi versati dal datore di lavoro. Anche se trasferisci il denaro verso altra forma pensionistica o riscatti il piano non paghi nulla. Generalmente ti danno una garanzia di rivalutazione minima sui contributi versati, (cioè la tua quota è soggetta ad aumento) così come si rivaluta il TFR. I costi variabili sono intorno al 2 per cento(credo sia molto basso in ottica comparata con istituti simili)

I vantaggi fiscali riguardano la possibilità di dedurre dalle tasse i versamenti effettuati fino alla cifra di 5.200 euro all'anno permettendoti così di risparmiare in tasse dal 20 al 40% del premio versato.

Ps: può essere collegato sia ad un libretto di risparmio che ad un conto corrente e non serve dimostrare di avere una professione. (Io l’ho attivato quando frequentavo l’università:ok:).

Magari do un’occhiata più tardi per capire se ho dimenticato qualcosa, ma credo di averti detto il grosso.
:happy3:

Velosolex 1000
11-04-2011, 12:15
Io preferirei che le poste sapessero fare bene le poste. Ricordiamoci che la pista NON è una banca e non viene riconosciuta come tale. Non dimenticate inoltre i problemi avuti in passato con le loro carte di crediti, i fondi etc. Digitate in google le parole truffa e posta per saperne di più .
Inoltre nei fondi pensionistici bisogna stare attenti ai CARICAMENTI. in pratica quanto viene veramente investiti di quanto si versa. Normalmente il 20% se ne va in caricamenti che non sono altro che costi. Stasera dal pc potrò spiegare meglio....

Fantamarco
11-04-2011, 12:42
Io preferirei che le poste sapessero fare bene le poste. Ricordiamoci che la pista NON è una banca e non viene riconosciuta come tale. Non dimenticate inoltre i problemi avuti in passato con le loro carte di crediti, i fondi etc. Digitate in google le parole truffa e posta per saperne di più .
Inoltre nei fondi pensionistici bisogna stare attenti ai CARICAMENTI. in pratica quanto viene veramente investiti di quanto si versa. Normalmente il 20% se ne va in caricamenti che non sono altro che costi. Stasera dal pc potrò spiegare meglio....


Quotone :ok::ok::ok: ultimamente alle poste ci manca che si mettano a vendere bibite e panini e poi fanno di tutto:mm:

monica83
11-04-2011, 20:09
Quotone :ok::ok::ok: ultimamente alle poste ci manca che si mettano a vendere bibite e panini e poi fanno di tutto:mm:

si hai ragione..il problema è proprio questo.. troppi prodotti per reggere la competizione futura.. quando si aprirà al mercato internazionale.. quella sarà una prova!
Parlo solo per la mia personale esperienza: io mi sono trovata bene.. non ci sono stati problemi nè nell'attivazione del piano nè durante i versamenti. Giustamente ci sono esigenze diverse..

MARONCELLI
11-04-2011, 20:46
- non ci pensare un attimo ed aderisci al fondo pensione, anche perchè chi ha cominciato a lavorare da meno di 10 anni avra' una pensione equivalente a circa il 45% dell'ultimo stipendio, e li' saranno caXXi amari x molti!!!!



Ma nessuno si è reso conto che per l'ennesima volta chiedono al contribuente di chiudere un buco che si è formato per i futuri pensionati, per avere gli stessi diritti, forse anche meno, di quello che sino ad oggi hanno avuto i pensionati .....traduco....prendo i miei soldini, li verso in un buco, per poter avere quello che gli altri hanno sempre auvto come diritto, mantenendosi la liquidazione sana.

Nessuno parla di quanto tempo ci si impieghi per avere un anticipo sul TFR, una delle cose più comuni che può succedere proprio da chi lavora da poco più di 10 anni....confermo servono carte, controcarte, perchè la richiesta deve essere vera e non simulata!

Vogliamo parlare del fondo INPS? Riporto la notizia:
Accantonamenti TFR dei lavoratori privati usati per pagare i conti pubblici dello Stato: dal 2007 al 2010 il Governo ha prelevato dal Fondo INPS (i versamenti delle imprese con almeno 50 dipendenti) ben 15,86 miliardi di euro usando le quote di TFR non destinate alla previdenza complementare. Il Fondo Tesoreria TFR gestito dall'INPS è stato infatti usato dal Governo per pagare i conti pubblici e per scopi diversi da quelli previsti dalla legge, senza alcuna reintegrazione.
La denuncia è della Corte dei Conti, con ha presentato una specifica Relazione alle Camere dopo l'allarme già lanciato lo scorso febbraio con la delibera 2/1010/G.

«un'operazione di natura espropriativa senza indennizzo o comunque di prelievo fiscale indiretto nei confronti di categorie interessate a versamenti finalizzati a scopi ben diversi dal sostegno alla finanza Di questo passo, allo scadere dei dieci anni dall'introduzione del nuovo meccanismo del TFR, la quota attualmente di 15,86 miliardi prelevati arriverà a 30 miliardi. Solo il Ministero dell'Interno dal 2010, dopo le contestazioni della magistratura contabile, si è messo in regola non destinando più quote del TFR incassato alla spesa corrente.

IL Fondo Tesoreria, lo ricordiamo, è un fondo statale gestito dall'INPS in cui affluiscono gli accantonamenti dei lavoratori - di aziende con almeno 50 dipendenti - che decidono di mantenere il TFR presso il datore di lavoro invece di destinarlo a forme di previdenza complementare.

Il Ministero dell'Economia ha risposto alle accuse affermando che non c'è «alcun nocumento ai soggetti interessati ai versamenti e ai prelievi» e che il meccanismo produrrà un risanamento delle spese pubbliche finanziando a fondo perduto non solo gli investimenti (capaci di comprtare un ritorno economico) ma anche la spesa corrente, dando vita ad «un trend favorevole almeno decennale».

Punti contestati dai magistrati contabili, per voce di Aldo Carosi e Fabio Viola della Sezione di Controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, che ritengono i dati finanziari esposti parziali, lacunosi e fondati su «statistiche elementari». Nessun ottimismo quindi, anzi, tutto ciò causerà degli squilibri di cui «potrebbero fare le spese i futuri contribuenti e i percettori delle prestazioni pensionistiche». Senza contare poi i possibili «problemi di equità intergenerazionale».

Altro punto.....chi mi parla delle % di rendimento dei fondi privati? Qualcuno sa dove sono andati i rendimenti dopo 2 anni di crisi? Si va bene, dobbiamo pensare al lungo periodo, ma quanti anni servono per recuperare due anni di crisi?

Scusate lo sfogo....

Velosolex 1000
11-04-2011, 21:01
Altro punto.....chi mi parla delle % di rendimento dei fondi privati? Qualcuno sa dove sono andati i rendimenti dopo 2 anni di crisi? Si va bene, dobbiamo pensare al lungo periodo, ma quanti anni servono per recuperare due anni di crisi?


NON SOLO NEI MOMENTI DI CRISI....
per quanto riguarda un fondo pensionistico (che però non ha nulla a che vedere con quelli in essere per il TFR) dico io.

Ho avuto un fondo INA pensionistico dal 1994 al 2006 versando circa 2500 €/anno.

La resa finale (nel 2006 ho riscattato il fondo perchè m'ero rotto i maroni) è stata del 2,8 %/ 3% :eyes:

2,8% in anni anche dal '96 al 2002 dove tutti - anche le obbligazioni italiane - rendevano a doppie cifre! :eyes::eyes::eyes:
Alla richiesta di mie spiegazioni la risposta è stata che io non avevo calcolato i vantaggi delle detrazioni.

Ma come? Perchè mai dovrei calcolare anche un vantaggio fiscale per far salire un rendimento di per se ridicolo?

Da lì ho capito che i fondi pensionistici soprattutto per i caricamenti "nascosti" che hanno non fanno per me.

Per questo allarrivo dei fondi TFR ho avuto mille dubbi...

Adesso penso di dare un occhiata al FON.TE che è il fondo di categoria commercio...

muttley71
11-04-2011, 23:01
NON SOLO NEI MOMENTI DI CRISI....
per quanto riguarda un fondo pensionistico (che però non ha nulla a che vedere con quelli in essere per il TFR) dico io.

Ho avuto un fondo INA pensionistico dal 1994 al 2006 versando circa 2500 €/anno.

La resa finale (nel 2006 ho riscattato il fondo perchè m'ero rotto i maroni) è stata del 2,8 %/ 3% :eyes:

2,8% in anni anche dal '96 al 2002 dove tutti - anche le obbligazioni italiane - rendevano a doppie cifre! :eyes::eyes::eyes:
Alla richiesta di mie spiegazioni la risposta è stata che io non avevo calcolato i vantaggi delle detrazioni.

Ma come? Perchè mai dovrei calcolare anche un vantaggio fiscale per far salire un rendimento di per se ridicolo?

Da lì ho capito che i fondi pensionistici soprattutto per i caricamenti "nascosti" che hanno non fanno per me.

Per questo allarrivo dei fondi TFR ho avuto mille dubbi...

Adesso penso di dare un occhiata al FON.TE che è il fondo di categoria commercio...

è lo stesso che ho fatto io quando c'era da decidere cosa fare , contento al 101% :ok: