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Selvadac
02-11-2006, 01:08
Mi siete mancati.

Ma come le stagioni anche io non potevo fare a meno di tornare in questo luogo di gente impavida e pavida allo stesso tempo, di gente con liquidi al malto, di gente pronta a tutto per fare niente, di gente che neanche i punk dei '70 si riempivano di spille e spillette, di gente che il radunarsi è un bisogno primordiale (branchi di lupi o greggi di agnelli?), di gente che la vita comincia alle 7 e finisce alle 19, di gente che sul proprio Brigliadoro parte alla conquista del nulla, di gente che i mulini li conosce per il pane, di gente che gli scarichi li usa per far in****are il variometro magnetico della declinazione, di gente che l'abbigliamento dovrebbe fare il monaco, di gente che........

A volte mi chiedo che ***** fÃ* il mondo.

L'altra notte mentre la donna si stava rin*******endo guardando uno di quei programmi merdosi per decerebrati sono uscito con il cane, la notte mi piace, nasconde le facce e gli stati d'animo, e i cervelli decomposti, scombussolati dallo stress, dalla noia, e dalle cose inutili. E poi lei si schiaffa davanti alla televisione che a me non piace per niente, e poi non mi va di parlare col computer o col giornale, o col telefono. E poi l'aria è così fresca, e un po' umida, e mi piace fare una passeggiata con il cane e con una bella birrozza in mano, ogni tanto do' una sorsata e Rauco tira, col naso puntato verso la strada attraversata dagli strascichi di luce delle macchine. E conosce la sua strada, riconosce sempre la sua strada, fa parte della sua storia di cane, e adesso è il suo momento, tira fino al prato, il suo prato di periferia circondato dalle transenne di legno incrociato e con i fari di luce giallastra distribuiti sui snelli pali anticati tra le fronde smorte degli alberi, finzione-di-natura-in-mezzo-ai-palazzi. Do' un'altra sorsata e stacco il moschettone del guinzaglio e Rauco schizza via come un proiettile planando sul manto verde madido di umiditÃ*, e annusa, guarda, si gira, pianta una pisciata, poi continua a zampettare alla ricerca d'un segnale ?ehi amico, amico.....? una voce è dietro di me ed è come ovattata, le parole mi giungono deformate e allora mi volto, e una figura lunga si disegna nel controluce dei lampioni e avanza verso di me, e a malapena riesco a distinguere la sua faccia smunta, è un ragazzo, c'ha una lattina di birra in mano e cammina un po' dinoccolato, come se la sua statura gli pesasse, e tende la lunga leva del braccio verso la fermata dell'autobus ?scusa?..scusa amico, quando arriva l'autobus?? mi fa ?non lo so, non lo prendo mai? replico ?devo andare alla stazione? mi fa ?devi prendere quello? gli faccio indicando la fermata ?ma non c'è!? fa lui, e non ci sono persone in attesa sotto la pensilina ?penso che a quest?ora non ce ne siano? ?e non ci sono altri autobus per la stazione?? ci penso un attimo, poi indico una fermata dall'altra parte ?devi prendere quello, fino allapiazza, poi lì c'è un altro bus che porta alla stazione, non so quale sia....? ?ma sei sicuro? io...io devo andare alla stazione??? insiste co' sta' stazione e mi guarda col suo viso smunto e gli occhi scuri infossati e incerti ?scusa amico...? continua ?non ti voglio disturbare, è che sono straniero, e non conosco niente? dice e butta giù una sorsata dalla lattina ?non mi stai disturbando, di dove sei?? ?sono rumeno? ?cosa fai in Italia?? faccio, e do' una sorsata ?niente....niente, facevo il cameriere??? Rauco si avvicina e il ragazzo rumeno si piega sui ginocchi per accarezzarlo ?è bellissimo è maschio?? ?maschio? dico e mi piego anch'io sui ginocchi ?nel mio paese ne avevo uno simile? ?da quanto tempo stai in Italia?? ?dieci anni? ?parli bene? ?si...non è difficile...? si gira un po' smarrito ?non sto bene amico, e devo andare alla stazione??mi aspetta un amico, devo andare a dormire da lui?.?ricomincia con un tono ansioso ?non hai una casa?? ?non ho niente.....? e mi fissa, la sua faccia è investita dal pallore della luce ?scusa scusa, io non ti voglio disturbare? ?non mi disturbi? ?non sto bene, scusami, la mia testa, mi gira, sono caduto...? mi mostra le mani, ha un'abrasione rossastra sul palmo ?cos'hai fatto?? gli faccio ?un mio amico, era mio amico, eravamo ubriachi, abbiamo litigato, ci conoscevamo da anni, stronzo! stronzo! mi ma buttato per strada, ho sbattuto la testa......? e ciondola il capo, e butta giù un sorso dalla lattina, e anch'io do' una ciucciata dalla mia boccia, poi mi guarda ?ti ho disturbato vero? stavi per i ****i tuoi, io mi chiamo Milan? mi porge la mano ?io Selva? e gli stringo la mano con energia ?ahi scusa mi fa male? ?ah non ci pensavo? ?non preoccuparti? e tende la lattina e io sbatto la mia boccia e brindiamo, e tiriamo giù una bella sorsata ?lavoravo in un ristorante.....? fa poi ?.....mettiamoci seduti? indica una panchina, e Rauco s'avvicina di nuovo, e lo annusa ?.....lavoravo in un ristorante, un bel ristorante.......guadagnavo bene e alzavo belle mance, poi non servivo più e mi hanno licenziato....? ?quando?? ?sei mesi fa, e avevo una casa, avevo una ragazza, avevo amici, poi, poi....ho perso tutto, e mi sono messo a bere, e poi nessuno mi ha dato più retta, qui la gente è troppo distratta......? guarda nel vuoto, una cappa di silenzio ci avvolge madida dell'umiditÃ* della sera, facciamo un altro brindisi e buttiamo giù un altro sorso, poi tiro fuori le sigarette ?tieni fuma una delle mie? mi fa e mi porge un pacchetto di Alfa, ne prendo una e l'accendo ?qui in Italia ci veniamo tutti.....? fa lui accendendosi la sigaretta, le volute di fumo si scaraventano verso l'alto ?è un bel posto questo, si sta bene, ma siamo troppi, troppi......e al mio paese ti dicono che in Italia c'è un sacco di lavoro....? ?non c'è neanche per gli italiani? ?appunto, lavori una volta, due, poi eccomi qua, adesso che faccio? ho sempre lavorato, in Romania ti danno due soldi? ?molti italiani hanno aperto attivitÃ*, lì, in Romania? faccio e do' una tirata di sigaretta ?e certo, è più facile, il lavoro è a buon mercato, è tutto a buon mercato, è tutto un mercato....? ?certo, è tutto mercato, e se ci sei fuori....? ?se ci sei fuori stai come me, ti trattano come a me, ti trattano male, ti pagano a nero, quanto gli pare a loro, e poi ti mandano via, e magari paghi un affitto di mille euro, e non lo puoi pagare, e allora che fai? dormi sul prato dove tu porti a pisciare il tuo topo? Rauco drizza le orecchie, sembra aver capito, magari adesso non piscia più ?poi vai da chi ti da' lavoro? continua Milan ?ti dice - ti do' due euro l'ora - è poco, è un *****, ma tu ci vai, ci vai lo stesso, e quello ti tratta male.....? s'interrompe, guarda di nuovo nel vuoto, butta la sigaretta ?la gente ti tratta male, qui la gente è troppo distratta?.ti dice straniero pezzente, e tu ti stai zitto, fino al giorno in cui dici vaffan'culo.....ognuno fa' le sue scelte amico? si ognuno fa le sue scelte, chi fa compromessi e chi manda affan' culo, io faccio un po' e un po', e giÃ* mi va di lusso ?come ti sei fatto male?? gli faccio poi ?te l'ho detto....? tira giù un altro sorso e poi butta la lattina in un cestino conficcato nella zolla ?un amico, ci conosciamo da tanti anni, nel mio paese, lui vive con la moglie, ero ubriaco, stavo sdraiato per terra, la moglie mi ha trovato ed ha strillato, e lui mi ha buttato fuori casa, ed io ho sbattuto sulla strada....? e mi mostra di nuovo il palmo della mano destra ?e la mia roba ce l'ha ancora lui, ho solo i vestiti che c'ho addosso....? ?e perché non sei tornato a prenderli....? ?c'ho una dignitÃ* amico, anche se mi vedi così, anche se sto così....? e scuote la testa ?e adesso cosa farai?? ?non lo so, adesso andrò da questo mio amico, e domani non lo so, vorrei lavorare, ma siamo messi tutti un po' male, avevano detto che globalizzando le cose sarebbero andate un po' meglio, e saremmo stati tutti un po' più ricchi, e tutti con un lavoro, e con un futuro, e invece eccomi qua, come tanti altri, senza un ieri e senza un domani e un dopo domani, c'ho solo adesso, adesso che sto parlando con te....? e mi guarda con un gli occhi lucidi e dall'altra parte del mondo ?non si regala niente, tanto meno la ricchezza, ci siamo illusi.....? faccio poi ?si ci siamo illusi, vorrebbero prenderti l'anima, tanto non c'è lavoro e devi fare quello che ti dicono, ma l'anima non si vende...? ?se vuoi sopravvivere quanto meno la devi dare in affitto?.? faccio e lo dico a me stesso, quanto volte l'ho fatto, butto via il lapillo incandescente della sigaretta che rotola via appresso le ruote d?una macchina ?si la dovresti dare in affitto?..? continua Milan, che poi smorza la voce ?andiamo verso la fermata del bus? dice e allora ci alziamo, chiamo Rauco, le aggancio il guinzaglio, butto la boccia vuota nel cestino, e ci incamminiamo verso il cartello della fermata ?sei una delle poche persone che parlano con me? mi fa ?siamo tutti esseri viventi, ed io parlo con (quasi) tutti gli esseri viventi, mi fa passare il tempo? gli dico, e guardo Rauco mentre zampetta appresso a me ?è vero siamo tutti esseri viventi Selva, ma la maggior parte della gente ha dato via l'anima, amico mio, e non ci fa caso, qui la gente è troppo distratta, sarÃ* l'aria, sarÃ* questa cittÃ*, non lo so....? poi il rombo d'un autobus vibra dietro le nostre spalle ?ecco l'autobus, non voglio perderlo? ?aspetta, non è questo? faccio, ma Marian sta giÃ* correndo ?non importa, non voglio perdere anche questo!? urla e sale sull'autobus, ha preso quello sbagliato, e la vita è anche questo, se non sai dove andare si può perdere o si può prendere l?autobus sbagliato, ognuno fa le sue scelte, ma l'anima non si da via??.
Ma gente è troppo distratta per saperlo.
Torno a casa e trovo quella lobotizzata della mia donna ancora davanti alla televisione, la guardo e poi mi dico, "sono fortunato".

Lo Re Artù k'avemo perduto
Cavalieri siamo di Bretagna
ke vegnamo de la montagna
ke l'omo appella Mongibello.
Assai vi semo stati ad ostello
per apparare ed invenire
la veritade di nostro sire
lo Re Artù, k'avemo perduto
e non sapemo ke sia venuto.
Or ne torniamo in nostra terra
ne lo reame d'Inghilterra

joker1450
02-11-2006, 07:32
aiuto http://www.webchapter.it/smiles/help.gif

Chicca!
02-11-2006, 17:50
...peccato non si possa dire il contrario! http://www.webchapter.it/smiles/vhappy1.gif http://www.webchapter.it/smiles/vhappy1.gif http://www.webchapter.it/smiles/vhappy1.gif http://www.webchapter.it/smiles/vhappy1.gif

L'UOMO NERO
02-11-2006, 18:05
tiriamo un sospiro di sollievo, temevamo per la tua avversa sorte, ci mancavi tanto, bentornato http://www.webchapter.it/smiles/happy5.gif