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Innanzitutto, portatevi il costume.
In questo luogo dove sono stato oggi, qualche anno fa è stato creato un parco fluviale chiamato Senterelsa e lungo circa quattro chilometri, un parco fatto molto bene, con passerelle e ponticelli.
Cascatelle a ripetizione con piccole vasche come ti immagini di trovare solo in Thailandia, tratti dove il fiume scorre diritto e placido, altre dove si formano delle piccole rapide: questo è l’Elsa viva, un fiume traboccante d’acqua e di vita: il Tonfo dei Preti, il Masso bianco, la Spianata dei Falchi, facciamo il bagno in ogni punto!
L’Elsa viva è ideale anche per una breve escursione.
Quando torniamo sui nostri passi ovviamente non resistiamo e ci buttiamo anche nel pozzo del Dioborrato, un bagno splendido!
Per quanto riguarda la balneabilità nella zona non ci sono cartelli che ne indichino il divieto. Mentre molti abitanti del posto ci hanno detto che ci hanno sempre fatto il bagno, siamo stati avvertiti che alcune industrie scaricano nel fiume. Altri abitanti ci hanno detto che il fiume é turchese in quanto sulfureo. Noi il bagno ce lo abbiamo fatto ugualmente, come lo facciamo in mare!
L’Elsa viva e l’Elsa morta
L’Elsa nasce verso Sociville, ma fino a che non giunge a Colle Val d’Elsa è chiamato Elsa morto, poichè la sua portata d’acqua è scarsa, ma quando giunge a Colle Val d’Elsa incontra l’acqua delle vene, sorgenti di acqua calda (19°), e delle gore che la arricchiscono e le donano un colore veramente invitante.
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